REDAZIONE PRATO

Terza categoria

Tutti in panchina in attesa della nuova ripartenza. Ma si teme un "lockdown" almeno fino al 2021

Erano stati i primi club a dover rinunciare al campionato, due settimane fa. E da qualche giorno hanno praticamente tutti rinunciato anche agli allenamenti individuali, in attesa di novità legislative e tempi migliori. Sono le formazioni di terza categoria, che avevano in qualche modo anticipato la piega che avrebbero preso gli eventi ben prima che l’ultimo dpcm fermasse tutto il calcio dilettantistico. Avevano fatto appena in tempo a debuttare in campionato, anche se dalla prima giornata, lo scorso 17 ottobre, sembra trascorsa una vita. La classifica del girone pratese è lì, immobile: vede il San Giusto in prima posizione per la differenza reti su La Briglia e Paperino San Giorgio, dopo il 4-0 a domicilio imposto alla Valbisenzio Academy. E, fra l’altro, è stata proprio la compagine vaianese la prima ad annunciare lo stop alle sessioni di allenamento, seguita a ruota dal Prato Social Club (inserito nel gruppo A di Pistoia) e via via da tutti gli altri. Fra gli ultimi ad arrendersi, nei giorni scorsi, si sono segnalati il Tobbiana (che martedì scorso ha annunciato una "pausa forzata" sino al 24 novembre prossimo) l’Eureka e il Paperino San Giorgio. Regna una situazione di incertezza. Con il rischio, sempre più concreto, che non si possa tornare a giocare prima del 2021. C’è infine chi continua l’attività, ma fuori dal campo: i tesserati del PSC stanno infatti effettuando volontariato alla mensa "La Pira". A turno giocatori, staff tecnico e dirigenti danno una mano agli addetti a servire i pasti a chi ne ha bisogno.

Giovanni Fiorentino