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Innocenti guarda avanti "Non mi pento del ritiro"

Per adesso ha deciso di godersi la famiglia dopo tanti allenamenti e gare. Ma in vista c’è anche una nuova opportunità: diventare istruttore federale.

Aveva deciso di smettere in anticipo rispetto alla fine del 2020, anche in virtù dello stop alle competizioni a causa del virus. Ha mantenuto il suo proposito e a distanza di oltre due mesi, Marco Innocenti appare sempre più convinto della sua decisione: la prospettiva di rimettersi in gioco, che spinge talvolta i campioni della sua risma a tornare in gara, non è parso sin qui un tarlo tale da indurlo a tornare sui suoi passi. "Rimorsi? Assolutamente no, perché non l’ho deciso dall’oggi al domani. Ci stavo anzi pensando da più di un triennio – ha spiegato il tiratore montemurlese - avevo in ogni caso optato per lasciare il prossimo dicembre, si è trattato solo di anticipare i tempi di qualche mese. Quando poi a causa dell’emergenza-coronavirus c’è stata la conclusione anticipata della stagione, non ho avuto dubbi. Ho quarantadue anni, lo dovevo ai miei familiari. Sono stato spesso in giro per il mondo a causa delle gare e non voglio perdere la crescita dei miei figli". L’atleta classe 1978 ha legato indissolubilmente il suo nome alle Olimpiadi di Rio 2016 con l’argento ottenuto nel double trap, per quanto la sua prima partecipazione ai giochi olimpici risalisse addirittura a Sydney 2000. Per non parlare del corredo di medaglie e trofei conquistati in giro per il mondo. Ma ora che ha detto basta all’agonismo, come procedono le sue giornate? "Mi godo la famiglia, innanzitutto – ha continuato – poi mi dedico all’armeria dei miei, che ha festeggiato settant’anni. Certo, di tanto in tanto imbraccio ancora il fucile. Ma per diletto, non più per allenamento in vista delle gare".

Marco era sceso in campo anche nei giorni più bui della pandemia: durante il lockdown aveva girato (e inviato al Comune) un breve video insieme ad altri sportivi montemurlesi, in cui esortava i concittadini a resistere. Ma è realmente possibile spegnere l’interruttore di quella che è la passione di una vita? Certo che no. Intanto perchè l’Armeria Innocenti sta trasformandosi più in un ritrovo di appassionati e tiratori di spessore internazionale (gli ultimi in ordine di tempo a metter piede a Montemurlo sono stati Danka Bartekova, medagliata a Londra 2012, e Sandro Bellini, commissario tecnico della nazionale francese). E poi perchè la sua esperienza fa gola a molti. Ecco quindi che Marco potrebbe rientrare in pista fra meno di dodici mesi, anche se ovviamente non più da agonista.

Negli Emirati ad esempio, non è un mistero, lo vedrebbero bene come istruttore. Ma anche la Federazione potrebbe offrirgli un ruolo tecnico, in linea teorica. Si parla però, in entrambi i casi, del 2021: c’è già stato qualche contatto, ma il nodo verrà definitivamente sciolto più avanti. "Vedremo – ha liquidato la questione il diretto interessato, con fare sornione – mi sono giunte alcune proposte che valuterò sicuramente. Per il momento preferisco tuttavia non sbilanciarmi". E chissà quindi che Innocenti non possa sparare un colpo del tutto nuovo, il prossimo anno.

Giovanni Fiorentino