Il Prato divorzia dal direttore sportivo Calistri E adesso la palla passa al nuovo dg Pastore

Manca solo l’ufficialità, ma il direttore generale biancazzurro sarà l’attuale responsabile dell’area scouting dell’Ascoli in serie B

Dopo tre anni (di cui due da segretario) Le strade del Prato e del direttore sportivo Leonardo Calistri si separano. Molto stringato il comunicato societario di congedo: "A. C. Prato comunica che al direttore sportivo Leonardo Calistri non verrà rinnovato l’accordo in scadenza al 30 giugno 2023 e di conseguenza conclude il suo incarico nel Club. Ringraziamo il direttore per il suo contributo al progetto di crescita del Prato in questi anni e gli auguriamo per il futuro le migliori fortune personali e professionali". La testa del giovane ds è stata la prima a saltare, dopo la scelta (manca soltanto l’ufficialità) di Ivano Pastore, attuale responsabile dell’area scouting dell’Ascoli in serie B, come nuovo direttore generale biancazzurro. Sarà quasi certamente lui la nuova figura dirigenziale che avrà carta bianca da parte del presidente Stefano Commini per costruire lo staff e la squadra della prossima stagione. Sarà direttamente Pastore, quindi, questo almeno pare di capire, a nominare un nuovo direttore sportivo ed insieme, poi, passeranno alla scelta sulla figura dell’allenatore. Da capire, adesso, se dopo l’interruzione del rapporto con Calistri, anche mister Lucio Brando, che stava già lavorando con l’ormai ex direttore sportivo sulle riconferme, verrà gentilmente accompagnato alla porta, oppure se invece si deciderà di proseguire un’altra stagione con lui in panchina.

Ma cerchiamo di inquadrare meglio, intanto, il futuro direttore generale del Prato. Pastore, originario di Salerno, può vantare prima di tutto una buona esperienza da giocatore professionista, soprattutto in serie C; peraltro ha chiuso la carriera in Toscana, alla Colligiana, nell’ultimo anno di serie C dei valdelsani prima del fallimento (stagione 2009-2010). Nemmeno una stagione di riposo che subito l’attuale responsabile dell’area scaouting dell’Ascoli ha iniziato la sua seconda vita sportiva da dirigente, nel 2011, partendo come direttore sportivo della Nocerina e del Rimini (che lui stesso ha contribuito a portare in serie C con la vittoria del campionato di serie D, centrando poi anche una bella salvezza la stagione successiva). I ruoli ricoperti nella carriera da dirigente sono stati vari: Pastore è stato anche osservatore del Milan, in mezzo alle parentesi da direttore sportivo di Viterbese e Casertana e prima dell’attuale ruolo ad Ascoli. Il profilo, in effetti, corrisponde a quello tracciato dal presidente Stefano Commini per provare a riportare il Prato nei professionisti, affidandosi ad un direttore di grande esperienza nel "calcio che conta". Le prime mosse del futuro dg sembrano preannunciare una rivoluzione in casa biancazzurra. Staremo a vedere.

L.M.

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