Approccio disastroso di Strechie, la scossa di Aleksic, Nicoli fra i più positivi

PAGNINI 6. Para il parabile. Sul goldi Grassi la colpa non è sua.

ANGELI 6. Sse la cava con il minimo danno. Anche se nel primo tempo c’è stato pure da ballare.

CESTARO 6. Non ha trovato tantissimo spazio negli ultimi mesi e quindi per lui è ancora più difficile stare in mezzo alla difesa.

ROMITI 6. Piano piano sta acquisendo sicurezza. E essenziale nelle cose giuste per un difensore (dal 58’ MUTEBA 5,5).

BAJIC 5,5. E’ uno dei più attivi, ma pesa l’errore da pochi passi che avrebbe potuto portare in vantaggio il Prato nel primo tempo.

SOLDANI 5,5. Sta in campo solo nel momento peggiore della formazione biancazzurra e quindi si vede poco (dal 58’ MAIONE 6. Qualche guizzo di vitalità appena mette piede in campo, poi col passare dei minuti scompare dai radar).

SERROTTI 6. Corre e rincorre in mezzo al campo. Da qualche suo strappo nascono cose interessanti, ma nel lungo periodo perde un po’ la strada.

STRECHIE 5. Approccio disastroso al match, non a caso Favarin lo sostituisce a metà del primo tempo, dopo un giallo che rischiava di lasciare il Prato in inferiorità numerica (dal 23’ PARDERA 6. Entra quasi a sorpresa, ma si cala subito nella parte e fa il suo compito senza stradare). NICOLI 6,5. Uno dei più positivi. Sforna cross a ripetizione dalla corsia di sinistra. Sembra tirato a lucido.

GISSI 5,5. Tante occasioni, tanti tentativi. Non trova mai il guizzo giusto e stavolta un po’ del demerito è suo, specie quando avrebbe il tempo con il destro di mirare meglio, in avio di gara (dal 66’ ALEKSIC 6. Ancora non può essere al top della forma, ma ha il merito di propiziare l’autogol della formazione ospite).

BOGANINI 6. Ci prova a sprazzi. Difficile trovare il varco giusto quando la difesa del Real Forte Querceta si chiude a riccio.

ALL. FAVARIN 6. L’ennesimo pareggio forse non farà fare salti di gioia. Ma intanto prendiamo per buona la salvezza.

L.M.