I vestiti di "Pinocchio": al Museo del Tessuto le creazioni di Cantini Parrini

Dal 21 dicembre al 22 marzo saranno esposti a Prato gli abiti realizzati dal costumista per il film di Matteo Garrone

Una scena del Pinocchio di Garrone

Una scena del Pinocchio di Garrone

Prato, 20 dicembre 2019 - In occasione del Natale, il Museo del Tessuto di Prato inaugura una mostra dedicata al pluripremiato costumista cinematografico Massimo Cantini Parrini. La mostra presenta in anteprima assoluta il suo ultimo straordinario lavoro: oltre 30 costumi realizzati per il film "Pinocchio" di Matteo Garrone, uscito nelle sale il 19 dicembre distribuito da 01 Distribution e interpretato da un cast di assoluta eccezione, con Roberto Benigni nei panni di Geppetto,  Gigi Proietti di Mangiafuoco, Rocco Papaleo e Massimo Ceccherini in quelli del Gatto e la Volpe. Dei costumi in mostra, 25 sono stati realizzati dalla Sartoria Tirelli, 5 dalla Sartoria Costumi d’Arte Peruzzi, 2 da Cospazio 26, mentre le parrucche da Rocchetti e Rocchetti.

Un felice incontro tra il Pinocchio di Collodi rivisitato da Garrone e un costumista di punta come Cantini Parrini, l’unico costumista italiano ad aver vinto dalla prima nomination tre David di Donatello consecutivi (2016-2018), oltre ad altri numerosi premi e riconoscimenti,  tra i quali spiccano Nastri d’Argento, Ciak d’oro e premiazioni in importanti festival cinematografici. L’ultimo e più importante riconoscimento è l’EFA (European Film Award). In curriculum ha più di 50 produzioni da costumista, molte delle quali per registi di fama internazionale. Tra le sue esperienze professionali, emerge significativamente il sodalizio stabilito con Matteo Garrone, che – prima di Pinocchio - lo ha chiamato per realizzare i costumi dei film Il racconto dei Racconti (2015), Dogman (2018).

La mostra si articola in due parti: la prima è un omaggio alla carriera di Cantini Parrini, la seconda vede esposti i 32 costumi realizzati per vestire i personaggi del film "Pinocchio": dal frac di tela di lino di Geppetto (interpretato da Roberto Benigni) alla giacca i camoscio color muffa del Grillo Parlante; cappotto di fustagno di Mangiafuoco agli abiti in garza di cotone della Fata Turchina, fino al vestito di Pinocchio in tessuto jacquard e via dicendo.