Al Festival delle Colline ecco il grande cantautore Fabio Concato

L'autore riproporrà i suoi brani più amati e popolari; da "Fiore di maggio"a"Guido piano", da "Giannutri"e"Sexy tango", compreso il brano scritto nel 1989 per il Telefono Azzurro

Fabio Concato

Fabio Concato

Poggio a Caiano (Prato), 8 luglio 2019 - Dopo l’inaugurazione con il concerto di Ben Ottewell lo scorso 3 luglio, la quarantesima edizione del Festival delle Colline, si arricchisce della presenza del grande Fabio Concato. Martedì 9 luglio ore 21,30 nella villa medicea di Poggio a Caiano (ingresso 12 euro), ecco l’esibizione di un cantautore elegante e raffinato che ha attraversato oltre quarant’anni di musica italiana, con la sua innegabile signorilità. Un artista, un musicista completo che ha sempre avuto uno stretto legame con il jazz. Definire Fabio Concato con la semplice parola di “cantautore”è certamente riduttivo.

Nel mondo della musica, tanti lo sono, ben pochi però possono essere definiti artisti o addirittura poeti. Fabio Concato è uno di questi. Basterebbe pensare ad alcune “perle”della sua lunga carriera come “Guido piano”, “Ti ricordo ancora”, “Rosalina”, “Fiore di maggio”, la lista sarebbe lunghissima. E che dire del toccante brano scritto per devolvere gli incassi al Telefono Azzurro?

Nel 1989 “051/222525”arriva addirittura in Hit Parade come i suoi album di grande successo (“Senza avvisare”e il suo capolavoro “Giannutri”). Oppure “Una domenica bestiale”che lo stesso Concato ricanta spiritosamente nel film “Loro”di Sorrentino davanti a Silvio Berlusconi/Toni Servillo e Veronica Lario/Elena Sofia Ricci. Il suo lungo percorso parte da molto lontano.

E parte proprio dal jazz per motivi familiari. Suo padre Luigi era uno stimato chitarrista e autore jazz, suo nonno un cantante lirico.

Ma i suoi primi passi sono addirittura all’insegna del cabaret con le esibizioni al mitico Derby di Milano insieme ad amici attori come Giorgio Porcaro. A partire dal primo singolo di successo nel 1977, “A Dean Martin”, Fabio Concato ha costruito nel tempo, un mosaico musicale di alta qualità, comprese le due partecipazioni a Sanremo; nel 2001 con il brano “Ciao ninin”, nel 2007 con “Oltre il giardino”in cui si osa parlare di chi perde lavoro a cinquant’anni, argomento impossibile da proporre al festival. Molti di questi brani si ritroveranno nella scaletta prevista per il concerto del 9 luglio alla villa medica di Poggio a Caiano, con arrangiamenti inediti realizzati insieme ad una band composta da Ornella D’Urbano al piano/tastiere, Stefano Casali al basso, Larry Tomassini alle chitarre, Gabriele Palazzi alla batteria.

Tutto il mondo di Fabio Concato sul palco del Festival delle Colline. Il suo talento di musicista ed anche la sua ironia che si scopre proprio durante i suoi live, nei suoi racconti di uomo spririto ed arguto, tra un brano e l’altro.

Nella storia della musica italiana, Fabio Concato occupa un posto importante, grazie a quei brani che sono rimasti nel cuore di chi li ascolta. Forse viene naturale un ultima considerazione: Fabio Concato avrebbe meritato molto di più. A maggior ragione, da ascoltare nel “live”di Poggio a Caiano.