Il chimico pratese tra i maghi di Lercio.it. E si laurea "bugiardo ad honorem"

Andrea Bonechi nel gruppo dell'esilarante blog di implausibili "fake news"

Andrea Bonechi

Andrea Bonechi

Prato, 30 luglio 2019 - Si chiama Andrea Bonechi, è toscano di Prato, nella vita fa il chimico e appartiene al team di Lercio.it, il blog nato nel 2012 per quattro volte premiato come miglior sito italiano e altrettante come miglior sito satirico. Oggi ha 1,3 milioni di followers su Facebook e domenica 4 agosto a Le Piastre (Pistoia), in occasione della quarantatreesima edizione del Campionato italiano della Bugia, riceverà la laurea di bugiardo honoris causa.

Le vostre sono invenzioni individuali o il frutto di un’elaborazione collettiva?

«Siamo una ventina e ciascuno ha il suo compito. La scelta su cosa pubblicare e come farlo, la prende un gruppo, incaricato anche di unificare il nostro stile. E tra noi, sparsi in Italia, dialoghiamo su Facebook».

Con Lercio riuscite a mettere insieme il pranzo con la cena?

«Magari. Nessuno di noi ce la fa a campare con Lercio. E’ un bell’hobby, che però non ci dà da vivere».

Quale delle vostre notizie ha avuto particolare successo?

«Tra le più recenti quella di Di Maio che ha fatto i complimenti a Federica Pellegrini con un ‘Sei sempre la numero zero’».

Una a cui sei particolarmente affezionato?

«La prima che ho diffuso. Era il 2012 e scrissi: ‘Per un errore nel sistema operativo Radio Maria manda in onda i Megadeth’, un gruppo heavy metal. Ci hanno creduto in molti».

Le vostre sono a tutti gli effetti vere fake news?

«In realtà vogliamo scrivere notizie divertenti. Il problema fake news è emerso in tutta la sua portata recentemente».

Il tuo rapporto con la Bugia?

«La Bugia è come la battuta. Karl Kraus diceva che è o una mezza verità o una verità e mezzo. La Bugia è comunque un modo per dire la verità».

Ci regali qualche titolo "lercio" a tema? Cominciamo con Salvini.

«Ha detto agli uccelli migratori di fare il nido a casa loro».

E Di Maio?

«Istituirà presto un fondo per le quote mancanti al Fantacalcio».

Il presidente del Consiglio, Conte?

«Quando parla è molto ridicolo, ma ci ispira poco».

Allora Papa Francesco?

«Di lui abbiamo scritto molto. Adesso meno. Rivolgendosi ai disoccupati li ha invitati ad inventarsi un lavoro, ‘come ho fatto io’. Poi ha chiesto la scomunica per chi spoilera il Trono di spade rivelando la trama e rovinando l’effetto sorpresa».

Quale rimane la vostra principale fonte di ispirazione?

«Direi l’attualità, la realtà, le cose che ci accadono tutti i giorni. Molto di Lercio dipende da ciò che succede in Italia e nel mondo».

r.p.