REDAZIONE PRATO

"Sciascia e le immagini della scrittura", ecco il libro di Rossana Cavaliere

Sabato 7 novembre alle 17 alla biblioteca Lazzerini

Leonardo Sciascia (foto Alive)

Prato, 5 novembre 2015 - "Leonardo Sciascia e le immagini della scrittura/Il poliziesco di mafia dalla letteratura al cinema" è il titolo di un interessante libro pubblicato dalle edizioni Felici e scritto da Rossana Cavaliere. Sabato 7 novembre alle  17 nella sala conferenze della Biblioteca Comunale Lazzerini sarà proprio l’autrice a presentare il suo ultimo lavoro al pubblico pratese (ingresso libero).

A Massimo Smuraglia, regista e critico cinematografico, il compito di moderare il dibattito. E’ possibile rileggere romanzi scritti decenni fa e scoprirli di una attualità sconcertante ? E’ il caso dei polizieschi di mafia di Leonardo Sciascia, il grande scrittore siciliano scomparso nel novembre del 1989, incentrati sulla realtà siciliana, da cui sono stati tratti film capaci di offrire una lettura critica intelligente, stimolanti illuminazioni di senso rispetto al testo letterario. Per esempio «A ciascuno il suo» diretto nel 1967 Elio Petri con uno straordinario Gianmaria Volontè affiancato da Irene Papas, Gabriele Ferzetti e Salvo Randone. Un grande successo di critica e di pubblico come anche «Il giorno della civetta» di Damiano Damiani con Franco Nero e una bella e brava Claudica Cardinale.

I film tratti dai romanzi di Sciascia sono una lunga lista di grande cinema. «Cadaveri eccellenti» diretto da Francesco Rosi nel 1976 tratto dal libro «Il contesto». Protagonista assoluto un intenso Lino Ventura, «Todo modo» ancora di Elio Petri. Una pellicola sfortunata che subì pesanti tagli e pesanti censure tanto da diventare «invisibile» per anni. Solo recentemente il film è stato restaurato per poter uscire finalmente un dvd. Ancora Volontèin un ruolo che ricordava fin troppo l’allora capo del governo, Aldo Moro. Poi nel cast un grande Marcello Mastroianni nel ruolo di Don Gaetano, una sublime Mariangela Melato. Tra gli altri film da segnalare, «Porte aperte» diretto da Gianni Amelio nel 1990 che scelse nuovamente Volontè per interpretare il ruolo del giudice Vito De Francesco chiamato a esprimersi sulla condanna a morte di Tommaso Scalia (Ennio Fantastichini), accusato di aver ucciso la moglie ed un ex collega. Una pellicola che è entrata nella storia del cinema e che sfiorò il premio Oscar nella categoria miglior film straniero. Questi, solo i film più popolari tratti da Sciascia. Altrettanto numerosi i titoli per le produzioni televisive. Tornando al libro, il saggio di Rossana Cavaliere ha dunque il merito di condurre il lettore in un interessante percorso che si avvale del cinema come strumento di indagine letteraria.