Prato, al Pecci inaugurata la mostra "Second Life, tutto torna"

Esposte 30 opere di giovani artisti. Il tema? La sostenibilità ambientale

Il Centro Pecci

Il Centro Pecci

Prato, 22 febbraio 2024 - E' stata inaugurata nella giornata di ieri la mostra, curata da Paolo Meneguzzo e allestita fino 24 marzo al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, composta dalle 30 opere selezionate in occasione della terza edizione di "Second Life, tutto torna", il contest nazionale ideato e promosso da Alia, e patrocinato dalla Regione Toscana, dai comuni di Firenze, Empoli, Prato, Pistoia e dalla Conferenza dei Presidenti delle Accademie. Tutte le opere esposte si interrogano sul concetto di sostenibilità, sul cambiamento climatico, la conservazione della natura e la relazione tra l’uomo e l’ecosistema, ma anche sull’impegno nel dare una seconda vita alla materia, in linea con i principi dell’economia circolare, che da sempre Prato insegna al mondo grazie alla tradizione del tessile e della lana rigenerata.

Al contest hanno partecipato in 130: ad aggiudicarsi il primo premio è stata la catanese Sofia Salerno con l'opera "Nascondini 65, 115, 130", che consiste in una serie di tre video in cui l’artista stessa prova a nascondersi in piena vista davanti alla propria videocamera. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente la milanese Federica Mariani con "A Head for One Dollar" e il ragusano Leonardo Cardamone con la sua opera senza titolo. Le tre menzioni speciali sono invece state assegnate all'artista lucchese Martina Abati per ‘I ghiacci perenni nell’era dell’Antropocene’; a Elysee Farazmand, ragazza iraniana, per "Buy Yourself Time" e al barese Massimo Pugliese per "Radici". A margine dell'inaugurazione della mostra, spazio anche a "Edu Lab: incontro con l’artista Chiara Bettazzi", un laboratorio pensato come una presentazione, attraverso la quale i partecipanti sono entrati in contatto con la pratica artistica della protagonista.

«La sensibilità al riciclo e al riuso dei prodotti, la trasformazione di quello che a prima vista è solo scarto in qualcosa di bello è alla base di queste opere, ma anche della natura stessa del distretto pratese dove la sostenibilità è centrale nel settore moda - le parole del sindaco Matteo Biffoni - Il riuso non è una parola vuota, è cultura, è una sfida che ci impegnerà a lungo per rendere davvero sostenibile la realtà in cui viviamo». Gli ha fatto eco Nicola Ciolini, vicepresidente di Alia Multiutility. «Con la sua ricca storia tessile e artistica, Prato si è sempre distinta come centro culturale e creativo. Tuttavia, oltre a celebrare il suo patrimonio di bellezza, la città si impegna anche a rappresentare un esempio di sostenibilità ambientale e questa mostra ne è una dimostrazione». Stefano Collicelli Cagol, direttore della Fondazione per le Arti contemporanee in Toscana, ha aggiunto: «L'impegno di Alia nella scoperta di nuovi talenti che valorizzano la sostenibilità nella loro produzione artistica porta con sé un messaggio importante, che combacia perfettamente con le prospettive strategiche di questo Centro. Second Life offre una piattaforma in crescita per esporre opere, promuovendo la rigenerazione dei materiali e la sostenibilità delle risorse. Nel contesto del Centro Pecci, la mostra non solo arricchisce la prospettiva pedagogica per le scolaresche, ma permette ai visitatori di approfondire le tematiche legate alla rigenerazione dei materiali. Prato, con la sua storia di rinascita dei materiali nelle aziende tessili, si presenta come un luogo ideale per ospitare questo progetto».