
Una telecamera (foto di repertorio)
Prato, 19 aprile 2023 – Per non sbagliare sarebbe servito l’orologio da taschino del Bianconiglio di Lewis Carroll, lui certamente avrebbe certificato al minuto il passaggio. In assenza del Bianconiglio per la povera automobilista, rea di aver anticipato il passaggio sotto il varco elettronico di due minuti, è scattata una bella multa salata. La vicenda è paradossale. Le regole sono fatte per essere rispettate, ma il buonsenso e la tolleranza aiutano il rispetto. Il 23 febbraio in concomitanza con il Premio di Laurea Città di Prato che si è svolto in palazzo consiliare, Barbara Bini, ha fatto richiesta alla polizia municipale di un permesso temporaneo per accedere alla Ztl.
Il motivo era legato al padre di 86 anni con problemi di deambulazione che per niente al mondo si sarebbe voluto perdere il premio di laurea della nipote. Tutto è filato liscio, almeno fino al 14 aprile. Il permesso (dietro pagamento di un ticket) è stato rilasciato per il 23 febbraio dalle 11,30 alle 13,30: ossia nell’arco temporale richiesto dalla cittadina sufficiente per arrivare in centro, assistere al premio e ripartire con nonno al seguito.
Venerdì della scorsa settimana la doccia gelata: nella cassetta della posta è arrivato un verbale della polizia municipale da 98 euro per aver attraversato il varco elettronico alle 11,28 invece che alle 11,30 come da permesso. Due minuti d’oro. "Mi sono molto meravigliata quando ho visto la multa", spiega Barbara Bini. "Ma evidentemente questo è quello che può succedere ad una cittadina che si è premunita di avere, pagando ovviamente, un permesso temporaneo di accesso in Ztl A per trasportare un nonno di 86 anni con scarsissima mobilità ad assistere alla premiazione della nipote in palazzo consiliare. Oltre ad aver debitamente pagato il ticket per l’accesso in Ztl, ho ricevuto in cambio un verbale di 98 euro per un presunto scarto di 2 minuti sull’orario di ingresso e in base ad un orologio inesistente in via Ricasoli, dove appunto il dispositivo indica solo ’Ztl A attivo’ ma nessun orario, a cui quindi è impossibile attenersi. Specifico che, prima del passaggio in auto, mi sono personalmente cautelata di controllare il mio orologio personale, oltre che l’orologio della mia auto e di quello delle persone trasportate in auto". Una cautela che non è bastata a scongiurare il verbale. "L’orario ai varchi è stato tolto dopo l’adeguamento alle normative ministeriali", precisa l’assessore alla Polizia Municipale, Flora Leoni. "Il comando non ha potuto sospendere la sanzione in autotutela perché la violazione è stata commessa anche se con uno scarto minimo. Per questo la raccomandazione è quella di chiedere sempre una fascia oraria più ampia di quella necessaria".
I varchi di accesso alla Ztl sincronizzano costantemente l’orario con il server dell’Istituto nazionale di ricerca metrologica, ma non c’è un display che i cittadini possono visionare e come si sa tra orologio ed orologio lo scarto di pochi minuti è possibile, soprattutto se il proprio è un semplice orologio da polso non collegato alla stazione di ricerca scientifica. "Sono rammaricata per quanto accaduto - aggiunge Leoni - La cittadina comunque può fare ricorso entro 30 giorni dalla notifica al Giudice di Pace e in alternativa entro 60 giorni dalla notifica al Prefetto, ed è possibile che venga accolto". In questo caso l’unica colpa è davvero quella di un nonno di 86 anni che non voleva arrivare in ritardo al premio della nipote.