Voglia di festeggiare. Ristoranti già pieni per il pranzo di Natale e il cenone di fine anno

Tutto esaurito o quasi nei locali: le famiglie si riuniranno fuori casa. La scelta controtendenza dello stellato Paca, chiuso il 25 dicembre. Il presidente Fipe: "Segnale positivo dopo enormi difficoltà". .

Voglia di festeggiare. Ristoranti già pieni per il pranzo di Natale e il cenone di fine anno

Voglia di festeggiare. Ristoranti già pieni per il pranzo di Natale e il cenone di fine anno

Natale con il tutto esaurito o quasi. I ristoratori pratesi possono sorridere: si viaggia spediti verso il tutto esaurito per il tradizionale pranzo di Natale del 25 dicembre, mentre le prenotazioni in vista della notte di San Silvestro fanno già registrare un ottimo movimento. La voglia di festeggiare al ristorante emerge dall’ultima indagine di Confcommercio Pistoia e Prato, svolta su un campione di aziende associate.

A Natale, in particolare, prevalgono le richieste da parte delle famiglie, mentre per la notte che segnerà il passaggio al 2024 arrivano soprattutto prenotazioni di coppie e gruppi di amici.

"Per il pranzo di Natale – osserva Marco Corti, del ristorante I Corti – siamo al completo già da una settimana: proponiamo un menù alla carta, pensato specialmente per le famiglie. Inoltre, abbiamo organizzato una serie di proposte da asporto, per chi decide di riunirsi a casa. Anche per il 31 dicembre il movimento è molto buono e, in quel caso, offriamo un menù alla carta di solo pesce. Il target è dai quarant’anni in su, si tratta di clienti che vogliono cenare presto per poi uscire a festeggiare in gruppo o in coppia".

Ottime anche le aspettative per il ristorante Radici, di Simone Coveri: "A dicembre festeggiamo il primo anno di apertura, ma anche se non abbiamo ancora una clientela storica le prenotazioni per Natale sono moltissime. Proponiamo principalmente un menù di carne, ma siamo pronti a metterci a disposizione delle esigenze delle famiglie. Un’offerta classica, dunque, ma con un tocco su misura. Per San Silvestro, invece, saremo chiusi".

Discorso inverso per il ristorante stellato Paca che, come ricorda Lorenzo Catucci, ha deciso di chiudere a Natale restando invece aperto il 31 dicembre: "Siamo già al completo e andremo a proporre un menù davvero speciale, un percorso degustativo che ripercorre i migliori piatti della nostra cucina, quelli che ci sono valsi la stella".

"Un movimento – osserva Tommaso Gei, presidente interprovinciale Fipe Confcommercio – che rappresenta un segnale positivo dopo le enormi difficoltà che le imprese tutte, e quelle della ristorazione nella fattispecie, hanno dovuto attraversare a causa dell’alluvione. C’è stata però, fin da subito, grande voglia di rimboccarsi le maniche per ricominciare al più presto. Anche i clienti manifestano questa volontà di rivivere momenti sereni e le festività imminenti rappresentano il modo migliore per farlo. Possiamo dirlo: la forza delle nostre tradizioni enogastronomiche, unite alla secolare accoglienza di cui siamo capaci, traina la ripartenza".