Vite parallele, l’anteprima del film Storie di Resistenza e di libertà

Il 1° agosto alla Villa del Mulinaccio il lungometraggio diretto da Smuraglia interamente girato a Vaiano. Nel cast oltre 70 persone fra volontari di Anpi e delle Passeggiare fra storia e natura. Un’opera corale. .

Vite parallele, l’anteprima del film  Storie di Resistenza e di libertà

Vite parallele, l’anteprima del film Storie di Resistenza e di libertà

Vite parallele, il film di Massimo Smuraglia girato interamente a Vaiano, sarà presentato per la prima volta martedì 1° agosto alle 21 alla Villa del Mulinaccio. Scritto da Gabriele Marco Cecchi e da Carlo Rotelli, è interpretato da Beniamino Zannoni, Nicolò Pistone e da una schiera di attori pieni di passione. La pellicola ha come protagonisti due personaggi di primo piano della Resistenza decisamente diversi per carattere e per ruolo: il comandante partigiano Aligi Barducci, detto Potente, uno dei protagonisti della Liberazione di Firenze e Rodolfo Siviero, lo 007 dei beni culturali, che è riuscito a recuperare centinaia di opere d’arte (comprese quelle di De Chirico) vittime delle razzie dei nazisti. Il film è dedicato alla memoria di Carlo Smuraglia, partigiano, avvocato, giurista, presidente nazionale di Anpi, scomparso lo scorso anno. E’ prodotto da Elide Videoproduzioni e Scuola di Cinema Anna Magnani. La musica è scritta ed eseguita da Samuele Luca Cecchi. "Vite Parallele un film di fiction di 40 minuti che pur tenendo conto della realtà storica si concede alcune libertà drammaturgiche – spiega Smuraglia –. Racconta due personalità della Resistenza che hanno storie ed esperienze molto diverse. È dedicato a Carlo Smuraglia proprio perché, come lui sosteneva, la Resistenza vede la collaborazione di tante forze diverse".

Le scene sono state girate al Mulinaccio, nei prati e nei boschi della zona, alla Badia. Oltre 70 i personaggi in scena fra partigiani, militi fascisti, soldati inglesi, cittadini; fra le comparse tanti volontari di Passeggiate tra storia e natura e Anpi. I costumi sono a cura di Doriana Clemente e Associazione Linea Gotica di Montemurlo; le armi e i mezzi storici sono stati messi a disposizione da Enrico Capecchi, collezionista di Prato.