
Ancora due casi di maltrattamenti in famiglia e stalking. Ancora due donne vittime. I numeri delle denunce che arrivano alla Procura di Prato in merito a reati legati alla violenza nei confronti delle donne restano alti. E la dimostrazione sono i tanti fascicoli che l’ufficio apre quasi quotidianamente. Le relative misure cautelari, soprattutto il divieto di avvicinamento, non tardano ad arrivare. Come le due eseguite nei giorni scorsi a carico di un italiano di 67 anni e di uno straniero, di origine ecuadoregna, di 45 anni.
La Procura ha chiesto e ottenuto dal giudice per l’udienza preliminare il divieto di avvicinamento e l’allontanamento dalla casa familiare per i due uomini.
Il primo caso riguarda l’italiano che avrebbe maltrattato la moglie, una romena di 15 anni più giovane. "Ti ammazzo, sparisci. Non ti voglio più vedere", sarebbero alcune delle frasi che l’uomo rivolgeva alla moglie. La donna ha trovato il coraggio di denunciarlo dopo aver chiesto consiglio alla sorella. I carabinieri hanno trovato molti riscontri a quella che era stata la denuncia della romena: due interventi delle forze dell’ordine il 16 e il 20 agosto nella casa della coppia in seguito a litigi violenti, il racconto di vicini, amici e conoscenti della coppia. L’uomo difeso dall’avvocato Massimiliano Tesi, è stato allontanato da casa per maltrattamenti in famiglia. A breve comparirà di fronte al gip Leonardo Chesi.
Il secondo episodio riguarda l’ecuadoregno che avrebbe perseguitato l’ex compagna con pedinamenti e messaggi. La relazione fra i due era finita, la donna ha 30 anni, ma lui non accettava che la ex potesse rifarsi una vita. Così ha cominciato a seguirla, a tempestarla di messaggi e chiamate anche dal tono minatorio e offensivo. La donna ha sporto denuncia e il gip ha concesso, sempre su richiesta della Procura, la misura cautelare: il divieto di avvicinamento con le accuse di stalking e minacce. Il quarantacinquenne dovrà comparire di fronte al gip per l’interrogatorio di garanzia.
Laura Natoli