REDAZIONE PRATO

Villa Fiorita, la rabbia dei residenti: "Qui c’è ancora fango nelle strade"

Proteste da parte degli abitanti di via Forlanini e via Murri: "Non è più venuto nessuno a pulire le strade"

I residenti di via Forlanini e via Murri a villa Fiorita si sentono dimenticati. L’alluvione del 2 novembre ha colpito la frazione in maniera pesante: case allagate, garage inagibili, auto andate perse. Una situazione difficile per tante famiglie che con l’ondata di piena hanno perso molto, moltissimo. L’impegno per tornare alla normalità è iniziato fin da subito, ma la strada è ancora lunga. Dopo i primi giorni di fari puntati con l’attenzione sullla zona adesso non è così: il fango è ancora in strada, le transenne sono rimaste come scheletri a testimoniare la devastazione mentre in via Murri è presente una grande buca per un tombino che è rotto e non è stato riparato.

I residenti sono stanchi, sono provati dalla situazione difficile che si è creata venti giorni fa, e adesso chiedono di non essere dimenticati non solo con i ristori, ma anche con interventi piccoli, ma che danno la conferma di essere considerati.

"Siamo i residenti delle zone alluvionate, abbiamo perso tutto con la piena dei primi giorni di novembre e adesso ci sentiamo abbandonati - dicono gli abitanti di via Forlanini e via Murri -. Dopo il mercato rionale nella piazza della frazione è stata effettuata la pulizia, non ne sapevamo niente, abbiamo chiesto più volte che intervenisse qualcuno per pulire le strade ancora piene di fango ma niente di niente. Via Forlanini e via Murri, molto probabilmente sono state dimenticate, qui c’è ancora fango ovunque, le strade sono sporche e non solo durante la pulizia della piazza il fango è stato preso e gettato altrove questo non significa pulire, così lo sanno fare tutti".

A Villa Fiorita si vedono ancora i segni dei detriti portati dalla piena: le strade portano i segni di quell’ondata eccezionale di terra e acqua che ha stravolto la frazione. "Ci sono ancora le transenne in strada, una buca aperta, che è molto pericolosa - continua la protesta -. Si tratta di un tombino che è da sistemare ma anche da venti giorni nessuno è venuto a controllare. C’è ancora tanto da pulire qui, il fango è presente nelle strade, nei giardini, vicino le nostre case. Vorremmo che la frazione tornasse ad essere pulita e sicura come lo era prima dell’alluvione". Vedere ancora le strade sporche di terra (anche se poca rispetto ai primi giorni) riapre una ferita che ancora fa male.