"Trovo assolutamente assurdo e da condannare senza se e senza ma, la lettera di protesta che alcuni rappresentanti del consolato cinese hanno letto davanti al vicesindaco Simone Faggi, per il viaggio che il sindaco ha effettuato a Taiwan. Tra l’altro una trasferta voluta dalla Comunità Europea". Aldo Milone, l’assessore sceriffo che ha fatto della lotta all’illegalità cinese il suo cavallo di battaglia, oggi responsabile regionale sicurezza e immigrazione di Forza Italia, torna sul caso del viaggio di Biffoni a Taiwan. Visita non gradita dalla Cina tanto da presentare una protesta ufficiale solo letta da un funzionario del consolato e mai consegnata in Comune.
Un fatto non da poco, che ha proiettate Prato al centro del primo vertice alla Farnesina fra il governo e l’ambasciatore cinese. Milone non ci sta. "È un’ingerenza intollerabile del governo cinese negli affari del Comune di Prato. Il sindaco Biffoni ha fatto un errore nel giustificare il suo viaggio a Taiwan per una questione riguardante l’economia circolare. Il governo cinese in questi ultimi 30 anni non ha mai detto o espresso una ferma condanna nei confronti dei suoi concittadini che a Prato, si sono resi e si rendono protagonisti di un fenomeno come l’illegalità economica, lo sfruttamento di clandestini e di un’evasione fiscale miliardaria", aggiunge Milone.
"Mi aspetto una ferma protesta anche da parte del nostro governo e del sottosegretario Giorgio Silli nei confronti della Cina. Se ciò non avviene, rischiamo veramente di diventare una colonia cinese". E ancora: "Tra l’altro mi piacerebbe conoscere l’opinione in maniera ufficiale dei due consiglieri comunali di origine cinese. Questa protesta deve essere forte e chiara e sono curioso di sapere se la medesima lettera del consolato cinese sia stata letta davanti anche al sindaco di Milano che si è recato insieme a Biffoni a Taiwan".
Il viaggio che ironia della sorte era stato effettuato con Air China, ha coinvolto sia Prato sia Milano che lo scorso febbraio sono state selezionate dalla Commissione europea come rappresentanti di buone pratiche negli scambi internazionali per le politiche legate alla carbon neutrality, la forestazione urbana e il raggiungimento dell’Agenda 2030. Un viaggio nato con lo scopo di attivare scambi di buone pratiche tra due realtà che stanno sviluppando nuovi progetti in ambito urbanistico e di economia circolare con progetti che a Prato sono finanziati dalla Commissione europea.
"Non credo che il nostro governo abbia mai mandato una lettera di protesta alla Cina quando le istituzioni si recano nei Paesi con cui l’Italia non ha rapporti – chiude l’ex assessore –. Per concludere intendo richiamare l’attenzione di tutti affinché ci sia una protesta generale contro il comportamento del governo cinese".