Via Ciulli è ferma, polemiche in consiglio "Concederemo un altro anno al Comune"

Il sindaco conferma l’inizio dei lavori nella primavera del 2023. Belgiorno (FdI): "Ma a settembre il sottopasso dovrà essere aperto"

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Il ripristino del sottopasso di via Ciulli richiede un intervento da 200.000 euro con i lavori che avranno inizio nella primavera del 2023. Lo ha ribadito il sindaco Matteo Biffoni durante la seduta del consiglio comunale di giovedì, quando è stato chiamato a rispondere a due question time - una presentata da Martina Guerrini e Monia Faltoni, consigliere comunali Pd, e l’altra presentata da Claudio Belgiorno, capogruppo di Fratelli d’Italia - relativi ai tempi e alle modalità della riapertura dello snodo viario, dopo il dissequestro del maggio scorso.

Un dissequestro avvenuto a dodici anni di distanza dalla tragedia in cui persero la vita tre donne cinesi, morte annegate nel sottopasso allagato. Secondo quanto anticipato da La Nazione, per arrivare alla riapertura del sottopasso sarà necessario eseguire una serie di lavori per il ripristino del manto stradale e delle pompe idrovore, praticamente rimaste inutilizzate negli ultimi dodici anni. Lo stato dei luoghi è stato verificato solamente nel momento in cui i tecnici hanno avuto la possibilità di accedervi, quindi solo dopo il dissequestro disposto dalla Corte d’Appello di Firenze, che ha accolto una istanza presentata dal Comune di Prato. Dunque quei 200.000 euro adesso devono essere trovati con una variazione di bilancio che sarà approvata dal consiglio comunale, così da consentire di passare in seguito alla fase del progetto esecutivo e al succesivo bando per l’affidamento del cantiere attraverso una gara pubblica.

Una spesa che inizialmente non poteva essere preventivata e che è stata possibile accertare soltanto al momento dell’accesso nell’area del sottopasso di via Ciulli. Certo, visti i tempi ci sarà da fare i conti anche con un’altra variabile propria del contesto storico attuale, ossia l’aumento dei prezzi dei materiali e talvolta anche la difficoltà nel loro reperimento. Dunque, un percorso non lineare che richiede vari passaggi tecnici e amministrativi oltre che burocratici. Tutto questo ha fatto ipotizzare al primo cittadino che l’avvio dei lavori possa avvenire intorno alla primavera del 2023.

A quetso proposito Claudio Belgiorno, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha dato una sorta di ,ultimatum nel botta e risposta avuto con il sindaco Biffoni: "Fra un anno, a settembre 2023, vorremo vedere se questa opera sarà stata portata a compimento o meno e se finalmente sarà in funzione e a disposizione della città. Oppure se anche la riapertura del sottopasso di via Ciulli andrà inserita nel lungo elenco degli interventi annunciati dalla giunta Biffoni e non ancora realizzati, come il sottopasso del Soccorso e il parco urbano". Guerrini, consigliera del Pd, nel suo intervento ha invece chiesto al sindaco non tando di agire di fretta quanto "di fare bene in un’ottica che tenga conto della viabilità da e verso l’ospedale Santo Stefano, ma anche delle frazioni di Viaccia e Narnali che insistono tutte su via Pistoiese. E’ impportante - ha detto - ripristinare anche il manto stradale e i marciapiedi".

Sara Bessi