Distributori self-service: altri due raid. Nel mirino un bar e una farmacia

Fra Carmignano e Poggio a Caiano in azione una banda dedita a scassinare i self service dei tabacchi

Macchinette self service prese di mira dai ladri

Macchinette self service prese di mira dai ladri

Poggio a Caiano (Prato), 22 luglio 2016 - Di notte fra Carmignano e Poggio a Caiano c’è in azione una banda dedita a scassinare i self service dei tabacchi. Dalle macchinette slot scassinate ovunque negli anni passati ora è il turno dei self service: 3 in due notti. Nella notte fra mercoledì e giovedì è stato preso di mira il distributore automatico del bar Giulia a Poggio a Caiano, in via Soffici ma il colpo è andato a vuoto perché i residenti, insospettiti dai rumori, hanno chiamato le forze dell’ordine.

Due notti fa i ladri avevano invece svuotato completamente il self service del bar-alimentari-tabacchi «La bottega del Bastogi» a La Serra. Il raid però non si è fermato alla tabaccheria di via Soffici: sempre la notte scorsa è stato sfasciato il distributore di profilattici e materiale di parafarmacia situato davanti alla farmacia Parretti a Sant’Angelo a Lecore, quasi al confine con Poggio e sono stati rubati i contanti. «I ladri – racconta la titolare del bar Giulia – hanno iniziato alle 4,30 a forzare il distributore e a forza di colpi saranno andati avanti per 40 minuti.

Quando passava qualche auto si nascondevano dietro le fioriere. Poi i residenti si sono svegliati, qualcuno deve essersi affacciato alle finestre e allora sono fuggiti». I cittadini nel frattempo avevano chiamato le forze dell’ordine. La scena è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza del bar ma è logico che i ladri, uomini, non erano riconoscibili. Tagliare l’acciaio delle macchinette self service è un’operazione lunga: sono riusciti ad aprire un varco largo quanto un foglio di quaderno ma non sufficiente per raggiungere le sigarette e i contanti versati. Alla farmacia Parretti invece i ladri hanno prelevato i contanti squarciando l’acciaio nella parte riservata al pagamento. «E’ la prima volta che sfasciano il distributore di parafarmaci – dice Elisa Parretti, la farmacista – e francamente non ce lo aspettavamo».