"Vaccinare gli addetti al settore trasporti, le imprese sono sicure"

Albini (Confindustria Toscana Nord) chiede sicurezza per gli addetti al settore. "Vantaggi anche per i trasporti pubblici urbani ed extraurbani"

Federico Albini presidente Confindustria Toscana Nord trasporti

Federico Albini presidente Confindustria Toscana Nord trasporti

Prato, 7 aprile 2021 -  "Vaccinate  i nostri dipendenti, gli addetti del comparto; siamo soggetti a spostamenti anche fra Paesi e quindi a rischio" Parole di Federico Albini, presidente della sezione trasporti di Confindustria Toscana Nord, il quale sottolinea in una nota che "tutte le imprese del comparto si sono adoperate per mettere a punto protocolli che garantissero il maggior livello possibile di sicurezza con costi ed aggravi operativi". Ora secondo Albini "è il momento di accelerare a più non posso la copertura vaccinale", elemento che sarà "di sollievo anche per il sistema di trasporto urbano ed extraurbano stremato dall'epidemia e dai suoi effetti". Albini ricorda che per contribuire alla diffusione della copertura vaccinale, alcune imprese della sezione hanno aderito alla campagna di Confindustria Nazionale. Noi siamo pronti, per i cittadini e per le nostre maestranze".

Sul fronte generale Confindustria Toscana Nord  condivide le richieste che le associazioni datoriali hanno manifestato al ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini. "Se le nostre rappresentanze hanno chiesto di essere incluse nel Piano nazionale di ripresa e resilienza - afferma Albini - è perché infrastrutture, digitalizzazione, semplificazioni normative, politiche industriali a supporto di trasporti e logistica sono mega temi su cui il nostro settore è pronto a confrontarsi e  pronti a scommettere: ma mentre pensiamo a impostare su nuovi binari le nostre aziende, queste si trovano gravate da oneri antichi (aumento generalizzato dei prezzi, viabilità carente, difficoltà a reperire autisti a cui affidare la guida dei mezzi pesanti) e problemi nuovi (aumento dei costi dei noli marittimi, divenuti insostenibili però per molte imprese, e che colpiscono principalmente quei Paesi come l'Italia, fortemente orientati all'export). Infine, Albini lamenta i problemi legati alla Brexit, che hanno comportato aggravi burocratici che gravano sugli gli spedizionieri italiani con dispendio di energie e di tempi.