Una panchina ‘casa’ di un senzatetto a Prato: "Ma il Comune non interviene"

Questa notizia descrive la situazione di un senzatetto di origini straniere che vive in una panchina in via Giolica di Sotto, a Prato. Il consigliere comunale Patrizia Ovattoni denuncia l'inazione delle istituzioni e presenterà un'interrogazione urgente per rimuovere la situazione degradante.



Una panchina ‘casa’ di un senzatetto a Prato: "Ma il Comune non interviene"
Una panchina ‘casa’ di un senzatetto a Prato: "Ma il Comune non interviene"

La sua casa è una panchina in via Giolica di Sotto. Ci sono le coperte, qualche effetto personale, i pentolini e un fornellino per farsi da mangiare. Un senzatetto, di origini straniere, che ha trovato casa su una panchina. A denunciare la situazione è stata Patrizia Ovattoni, consigliere comunale di Fratelli di Italia, che punta il dito contro le istituzioni "colpevoli di non intervenire". "In seguito alle numerose segnalazioni che mi sono arrivate da diversi cittadini – dice Ovattoni – mi sono recata di persona in via Giolica di Sotto, dopo la salita di Sant’Anna, per fare un sopralluogo. Ho constato una situazione di forte degrado e abbandono sociale".

Il senzatetto vive da tempo su una panchina con intorno rifiuti, cibo, vestiti ed effetti personali come effettivamente avevano segnalato i residenti.

"La cosa più sconcertante – aggiunge Ovattoni – è che i residenti hanno più volte chiamato la polizia municipale ma, a oggi, senza alcun esito.

Non è assolutamente tollerabile una situazione del genere - continua l’esponente di FdI - specialmente considerando che il Comune ne è a conoscenza".

"Sappiano molto bene – spiega ancora Ovattoni – che l’amministrazione comunale ha fatto battaglie su battaglie in nome dell’accoglienza; un’accoglienza che si è rivelata un vero e proprio fallimento.

La Giunta pratese prima accoglie e poi lascia gli immigrati abbandonati a se stessi. Questa situazione presente in via Giolica ne è una prova lampante. Presenterò un’interrogazione urgente per sapere i motivi di questo inaccettabile disinteresse nei confronti di questa persona nonché per far rimuovere celermente questa degradante situazione", conclude Patrizia Ovattoni.