Ultras in lutto "Ciao David, tifoso per sempre"

E’ scomparso a 52 anni il "Frilla" Bellandi. L’omaggio dei compagni della curva che hanno portato la salma dentro lo stadio

Il corteo funebre
Il corteo funebre

Un’ultima standing ovation nel suo stadio. A casa sua, sotto la curva. Se n’è andato vedendo il suo desiderio esaudito David Bellandi, storico tifoso e ultras del Prato, che ieri pomeriggio è stato salutato da tantissimi dei suoi compagni di curva. Proprio loro hanno portato la bara dentro al Lungobisenzio, facendogli calcare l’erba dello stadio di via Firenze per un’ultima volta e intonando una serie di cori fra i classici della tifoseria. Bellandi, scomparso improvvisamente qualche giorno fa, a 52 anni, del resto era una colonna portante degli ultras. Uno della vecchia guardia, il "Frilla", e un esempio per generazioni di tifosi del Prato, sua unica, grande passione. Toccante il discorso di saluto letto a gran voce di fronte ai cancelli d’ingresso in via Firenze dai suoi "fratelli" di tifo e di fede: "Sei e resterai nei cuori di chiunque ti abbia conosciuto. Le persone come noi hanno con la città e la sua squadra un legame speciale. A molti di noi hai insegnato che solo l’amore non basta. A molti di noi, qui oggi per te, hai insegnato la mentalità ultras. Trasformare l’amore per una maglia, due colori e uno stemma, in qualcosa di più. La mentalità… Per te voleva dire essere ultras 7 giorni su 7, stare con i tuoi fratelli, fianco a fianco e portare sempre in giro i nostri colori. Essere sempre sul pezzo, per poterci sentire orgogliosi di noi, al di là del risultato. La mentalità... Quanta ne avevi e quanta ne hai insegnata. Eri e resterai un trascinatore ed un esempio, nessuno si dimenticherà mai di David Bellandi. Negli ultimi anni hai sempre messo avanti a tutto (anche alla tua salute) il tuo modo di essere e di vivere, continuando a dare insegnamenti ed avere atteggiamenti che hanno formato almeno due o tre generazioni, per non parlare dell’esperienza che hai messo nel formare nuovi gruppi e cercare di tenerci sempre tutti uniti. Volevi che questo non fosse un giorno di lutto, ma un giorno di festa e per questa tua ultima trasferta volevi tornare nel tuo stadio, nella tua casa. Eccoci, non resterà una fantasia, siamo qui per te. Solo prato alé alé, solo Prato alé alé".

Alla figlia e alla moglie le condoglianze del nostro quotidiano. Ora David potrà insegnare la passione e il tifo anche agli angeli.

Leonardo Montaleni