
La dirigente scolastica Rita Pieri esprime seria preoccupazione per la violenza e l'emergenza educativa a Reggiana e Prato, chiedendo interventi congiunti e coinvolgimento di tutte le parti interessate.
Ciò che è avvenuto al polo scolastico di Reggiana desta seria preoccupazione, così come quello poteva accadere in centro storico sabato sera. Violenza, assenza di valori, adulti che non sono più punti di riferimento, problemi nelle famiglie, una gioventù sbandata e tanto sola. Da sempre lavoro nella scuola e per la scuola: dobbiamo fare attenzione a non andare a penalizzare la scuola o peggio ancora a lasciarla sola. E’ importante avere maggiore controllo, ma non basta. Il problema non è riguarda solo le scuole di Reggiana, in generale siamo di fronte a un’emergenza educativa, che dipende da molti fattori. Un problema complesso che richiede molta attenzione e risposte su diversi versanti.
E’ anche vero che a Prato la situazione della sicurezza sta sfuggendo di mano ed è sottovalutata da tempo. Adesso bisogna guardare la realtà e lavorare in sinergia, ognuno con le proprie responsabilità, includendo anche i giovani, gli eletti nelle scuole, la consulta degli studenti, l’ufficio scolastico provinciale: sono indispensabili per ripristinare un dialogo. Le baby gang qui come in altre città sono ormai una tremenda realtà con la quale dobbiamo fare i conti. Non si tratta, purtroppo, di un episodio isolato.
Le scuole sono uno dei terreni più importanti per la formazione dei ragazzi, ma non possono essere sufficienti. Non si possono lasciare da sole, né è più possibile ignorare questa emergenza. C’è un disagio profondo e c’è solitudine, ci sono problemi nelle famiglie e le influenze spesso negative dei social. C’è una violenza che preoccupa, anzi inizia a fare paura. Per questo insieme alla consigliera Rossella Risaliti, che come me lavora nella scuola, presenterò un’interpellanza: che in consiglio comunale se ne discuta, se ne parli insieme.
Rita Pieri
Dirigente scolastica
capogruppo di Forza Italia