
Tutti ai blocchi di partenza. Pd: lo stallo su un poker. Terzo polo, candidati bis Liste M5S e Social Forum
Da settimane, mesi, lo stallo. Il Pd cerca un punto di equilibrio fra le sue diverse anime e dopo il no definitivo al terzo mandato e all’ipotesi di una terza candidatura di Matteo Biffoni – la più semplice ma anche improbabile, lo si sapeva –, adesso deve stringere e decidere. I nomi in campo sono sempre gli stessi: la consigliera regionale Ilaria Bugetti e il vice sindaco Simone Faggi per l’area Bonaccini, il segretario provinciale Marco Biagioni e l’assessore all’istruzione Ilaria Santi per l’area Schlein, quella che ha vinto anche a Prato le primarie. Sarebbe però riduttivo limitare alle dinamiche congressuali la lettura delle difficoltà nella scelta del candidato sindaco: dopo dieci anni di giunte Biffoni gli equilibri di ruoli, incarichi e potere sono destinati a cambiare, i giovani della segreteria cercano spazio, il Pd non può permettersi di perdere l’elezioni in una città considerata contendibile. Sono tanti gli aspetti che si intrecciano, ma il tempo passa e la decisione non potrà essere ulteriormente rinviata. Biagioni, nella veste di segretario, in un’intervista a La Nazione di inizio gennaio aveva prudentemente parlato di fine febbraio. Ormai ci siamo: la prossima settimana il dado sarà tratto, dicono i bene informati.
In attesa delle mosse del Pd, il terzo polo si muove, ma in due direzioni. Da una parte Italia Viva, Azione, LibDem e Psi hanno intrapreso un cammino comune per lanciare un proprio candidato sindaco: tre i profili civici su cui si sta lavorando, tutti uomini. L’obiettivo è smarcarsi dai Dem con un programma elettorale imperniato sui temi per i quali negli ultimi mesi si sono ampliate le differenze rispetto alla giunta Biffoni: urbanistica e mobilità in primis, rilancio del centro storico, più concretezza e meno rendering. Dall’altra parte c’è il giovane imprenditore Jonathan Targetti, che ha già annunciato la sua candidatura a sindaco con la lista civica Targettopoli dal nome del suo blog: il lancio sabato prossimo alle 11.30 al Capanno Blackout. "Il nostro obiettivo è dare un’alternativa credibile a chi non si fida più della vecchia politica, dello schema destra contro sinistra – è il manifesto –. Siamo un gruppo di persone libere e lontane dalle dinamiche dei partiti nazionali, sempre più distanti dai reali bisogni dei cittadini, e da mesi ci stiamo impegnando per proporre soluzioni concrete ai problemi di Prato. La Prato che lavora, che produce, che commercia e che si dà da fare dalla mattina alla sera è quella che vogliamo coinvolgere nel nostro percorso". A fianco di Targetti, come coordinatrice della lista, Blanca Aznárez: nata a Bilbao, vive a Prato da dieci anni e lavora all’ospedale Santo Stefano come anestesista.
Anche il Movimento 5 Stelle sta lavorando alla sua lista e alla scelta di un candidato sindaco civico. In questi anni sono stati molti i motivi di dissenso rispetto al Pd, anche in consiglio comunale: la multiutility per la gestione di acqua, rifiuti ed energia, l’hub del tessile, il sottopasso del Soccorso, le scelte in tema di urbanistica, il centro storico, la salvaguardia del patrimonio artistico. L’opposizione alla giunta Biffoni è stata forte e chiara in tante occasioni. Ci sono poi i movimenti che fanno capo a Unione Popolare e Prato Social Forum: "Vogliamo costruire una sinistra che sia al fianco dei cittadini, a protezione dei beni comuni e dei servizi pubblici, contro la multiutility e contro la privatizzazione della sanità. Pensiamo che una sinistra alternativa al governo cittadino e regionale del Pd sia possibile, e che la destra attuale sia contigua agli stessi interessi", hanno annunciato dopo l’assemblea programmatica dello scorso gennaio, alla casa del popolo di Coiano. Anche per loro, quindi, una lista e un candidato alternativo, con un’attenzione particolare al tema dei diritti e della sicurezza sul lavoro, come dimostrato pochi giorni fa al Terminale, con la doppia proiezione sold out del film Palazzina Laf, ospiti Elio Germano e Michele Riondino.
Infine, da ricordare anche i due candidati che da mesi hanno annunciato la propria intenzione di scendere in campo come civici: l’ex assessore Aldo Milone con Prato libera e sicura e Massimo Taiti. Non è chiaro se la loro corsa sarà solitaria o se in qualche modo faranno una scelta di campo. Per il primo più probabile con il centrodestra, per il secondo chissà. Ai blocchi di partenza, ad oggi, ci sono almeno sei candidati, nel 2019 furono otto, di cui due non arrivarono all’1% dei voti e un terzo lo superò di poco. Al primo turno Biffoni con il Pd e alleati conquistò il 47.16%, Daniele Spada con il centrodestra il 35.12%; il ballottaggio si chiuse con la vittoria netta di Biffoni al 56.12% e un distacco di 9.200 voti. L’affluenza alle urne fu il 69.34% al primo turno e il 56.5% al secondo. Stavolta si voterà l’8 e il 9 giugno, sabato e domenica, insieme alle europee come nel 2019. In cinque anni sono cambiate tante cose.