
La procedura di Valutazione di impatto ambientale in corso al ministero per l’interramento della declassata al Soccorso sembra ormai diventata una barzelletta. Perché mentre tutti oggi si aspettavano la pubblicazione del parere di Arpat sui dati di approfondimento riguardanti le emissioni di biossido di azoto e la massima concentrazione media oraria di monossido di carbonio nelle fasi pre e post opera lungo la declassata, è arrivata invece l’ennesima doccia gelata, ovvero la riapertura del termine per presentare le osservazioni sul progetto. Di fatto la commissione tecnica di Via, alla luce delle nuove integrazioni presentate nei mesi scorsi da Anas sul progetto, e visti anche i documenti sull’inquinamento pre e post cantiere, ha deciso di riaprire il processo partecipativo rivolto alla cittadinanza. Questo significa che ci saranno trenta giorni di tempo per chiunque per presentare ulteriori domande, richieste o per sollevare dubbi sull’interramento di viale Leonardo Da Vinci al Soccorso.
Per l’amministrazione comunale, ma del resto anche per tutta la città, questa è l’ennesima beffa sul progetto per sbloccare la strozzatura al Soccorso, visto che la riapertura dei termini per le osservazioni significa rimandare di almeno un mese, forse due, il pronunciamento della commissione tecnica di Via. Infatti fino al 6 aprile all’indirizzo di posta VA@pec.mite.gov.it (serve una mail certificata) si potranno inviare le osservazioni al progetto. Poi Anas avrà altri trenta giorni di tempo per rispondere e per fornire tutti i dati richiesti. Infine, se non ci saranno ulteriori intoppi, la commissione tecnica di Via potrà definitivamente pronunciarsi. Con ogni probabilità, quindi, il percorso al ministero arriverà a spegnere le due candeline, visto che l’istanza è stata presentata il 26 maggio 2021.
Non solo, saltano anche i programmi del Comune, a cui solo pochi giorni fa era stato garantito che la Via della declassata sarebbe stata portata nella prossima seduta della commissione tecnica ministeriale. Cosa che non potrà avvenire, invece, perché è in corso il processo partecipativo. Ricordiamo che il termine per le prime osservazioni si era chiuso il 2 agosto 2021 e che ne era stata presentata solo una: quella dell’ex dirigente del Comune Lorenzo Frasconi. Quest’ultimo, comunque, annuncia che non ripresenterà nuove istanze. "Le mie osservazioni le ho già fatte e mi sembra che siano servite a effettuare tutti gli approfondimenti necessari – dice Frasconi –. Io non sono contro l’interramento, ma chiedevo di entrare nel merito della risalita della falda e della sicurezza". Stefano De Biase