
Sui gravissimi e cronici problemi di organico del nostro tribunale ha insistito i mesi scorsi l’onorevole Giorgio Silli (Coraggio Italia): l’ennesima richiesta di attenzione portata a Roma negli ultimi dieci anni dai parlamentari pratesi. Durante il question time avvenuto a febbraio la Guardasigilli aveva preso personalmente l’impegno di migliorare la situazione. Silli aveva messo in luce il problema vero, raramente certificato dai numeri forniti dagli uffici ministeriali: il continuo esodo di personale dal nostro tribunale vanifica i benefici dei nuovi ingressi, rendendo la sede pratese poco appetibile anche per quelli che potrebbero arrivare. Una spirale negativa che non si sbroglia. "I posti scoperti sono quasi il 35% – ha detto in quell’occasione il deputato – perché a fronte di chi arriva, molti se ne vanno a causa della mole di lavoro enorme. Tanto che il presidente del tribunale ha dovuto chiudere i decreti ingiuntivi del giudice di pace per mancanza di personale. Tutto questo in un uno dei più importanti distretti industriali d’Europa". Da parte del capo di gabinetto del Ministero della Giustizia, Raffaele Piccirillo, è arrivato in questi giorni sul tavolo dell’onorevole Silli una nota che riassume i numeri previsti per la piante organica del tribunale, ma che sui tempi poco dice.
Il Ministero ricorda i due aumenti delle piante organiche del tribunale: nel 2016 (2 posti di giudice) e nel 2020 (4 unità di personale di magistratura). "Ulteriori benifici – scrive il capo di gabinetto Raffaele Piccirillo – potranno derivare dalla distribuzione del personale di magistratura a seguito della determinazione, di imminente definizione, delle piante organiche flessibili distrettuali che nel progetto ministeriale prevedere l’attribuzione al distretto di Firenze di un contingente complessivo di 10 unità". Nel documento sottolinea poi "il beneficio di aumenti di organici del personale amministrativo". Peccato che le uscite siano sempre troppe, vedi la conseguente chiusura dell’ufficio dei decreti ingiuntivi. E restando sempre nell’ambito del personale amministrativo il ministero della Giustizia ricorda che al Tribunale di Prato sono state assegnate 40 unità (446 quelle complessive destinate al distretto di Firenze). Peccato che, come ha osservato le settimane scorse Walter Vizzini, segretario della funzione pubblica Cgil, le ultime assegnazioni fatte dal ministero in Toscana portano da noi solo dodici funzionari, a fronte dei 40 teorici posti disponibili. Insomma, i posti ci sarebbero, manca chi vuole venire. Prato resta il tribunale con la percentuale di scopertura di organico più alta in Italia.