REDAZIONE PRATO

Tribunale, promessi sette funzionari "Ministero al lavoro sulle criticità"

Ieri il vertice fra il capo di gabinetto del ministro Nordio, il presidente Gratteri e il procuratore Nicolosi. Sul tavolo i problemi per la grave carenza di organico. I nuovi amministrativi arriveranno entro 45 giorni. .

Tribunale, promessi sette funzionari "Ministero al lavoro sulle criticità"

Un incontro tecnico, per parlare di numeri e affrontare la spinosa questione del tribunale di Prato. Il vertice (annunciato una settimana fa e caldeggiato dal sottosegreatrio agli Esteri Giorgio Silli e dalla deputata pratese Chiara La Porta ) si è tenuto ieri mattina in tribunale a Pratro dove è arrivato il capo di gabinetto del Ministero della Giustizia, Alberto Rizzo. Il rappresentante del Ministero – un ’tecnico’ in quanto è stato presidente del tribunale di Vicenza – ha incontrato il presidente del tribunale di Prato Francesco Gratteri, il procuratore della Repubblica Giuseppe Nicolosi e il presidente dell’Ordine degli avvocati Marco Barone. Le questioni sul tavolo erano moltissime, prima fra tutte la drammatica carenza di organico che affligge da circa 20 anni il palazzo di giustizia pratese. E la risposta, forse per la prima volta, è arrivata: sette funzionari assunti con il concorso del 2 marzo saranno destinati a Prato. Un sogno? No, realtà.

Il numero non è certo sufficiente a ripianare tutti le falle del tribunale, prima fra tutte le situazione del giudice di pace, ma almeno rappresenta un punto di partenza. Dei sette, cinque saranno assegnati al tribunale e due alla Procura. Uno potrebbe essere smistato al giudice di pace, rimasto senza l’ufficio decreti di ingiuntivi per mancanza di personale dal settembre scorso. Prima di 45 giorni, però, i funzionari non entreranno in servizio e quindi per la riapertura dell’ufficio si dovrà attendere ancora.

Il Ministero "è impegnato ad affrontare le criticità degli uffici giudiziari, sia per quanto riguarda le carenze di personale che per quanto attiene le problematiche di tipo logistico segnalate dalle strutture", hanno fatto sapere dal ministero di Giustizia al termine dell’incontro a cui ha preso parte Rizzo.

Durante la riunione, Gratteri e Nicolosi hanno insistito sulle problematiche inerenti alle carenze di organico del tribunale e del giudice di pace. Difficoltà che impediscono il normale funzionamento della giustizia. Ma l’inviato dal Ministero è arrivato a Prato con una proposta di pronta soluzione lasciando intravedere un barlume di speranza per il futuro.

Dal Ministero hanno inoltre confermato di aver attivato un tavolo tecnico per "rivedere le piante organiche, al fine di poter quanto prima intervenire sull’oggettiva carenza di forze a disposizione". In quest’ottica, sette delle 540 unità di funzionari assunte il 2 marzo saranno assegnate nei prossimi giorni agli uffici di Prato.

Quella di Prato "è stata una delle tappe inserite all’interno di un programma di incontri – fanno sempre sapere da Roma – che il Ministero sta facendo già da alcuni mesi presso gli uffici giudiziari territoriali con l’obiettivo di ribadire la piena disponibilità ad avviare un dialogo proficuo finalizzato a raccogliere le istanze e a pianificare la risoluzione delle criticità analizzate". Al Ministero c’è "la consapevolezza dell’annosa carenza di personale – proseguono – su cui, tuttavia, si sta intervenendo con l’immissione in servizio, entro il 2023, di 5.000 unità di personale amministrativo, oltre alla stabilizzazione di mille operatori, senza contare le altre assunzioni che sono previste dall’attuazione del Pnrr. Quanto alle criticità logistiche, a oggi ci sono 326 cantieri aperti presso gli uffici giudiziari per interventi edilizi, con uno stanziamento di 50 milioni di euro che riguardano ampliamenti, costruzioni e acquisti di nuovi immobili, oltre alla manutenzione ordinaria necessaria".

Laura Natoli