REDAZIONE PRATO

Trave lesionata, chiude Santa Caterina

I vigili del fuoco hanno individuato il problema ispezionando il tetto. Le funzioni religiose si terranno nel coro dell’annesso monastero

Appena in tempo per celebrare i quattro giorni di festa dedicati al culto di Santa Caterina de’ Ricci, la Santa di Prato, e rinnovare così la tradizione religiosa e di fede tanto cara ai pratesi. Da ieri la basilica dei Santi Vincenzo e Caterina de’ Ricci, che custodisce il corpo della Santa collocato in una teca sotto l’altare centrale, è stata temporaneamente chiusa al pubblico. L’edificio sacro, ultimata alla fine del Cinquecento e rinnovata dopo la canonizzazione di Caterina de’ Ricci nel XVIII secolo, si trova di fronte alla chiesa di San Domenico. In una fase di lavori programmati di revisione del tetto della struttura, per i quali è stato allestito un ponteggio, è stata, infatti, ravvisata la presenza di una trave lesionata. Essendo la basilica non di proprietà della Diocesi ma del Fec – ovvero il Fondo edifici di culto del Ministero dell’Interno- , la prefettura ha disposto una serie di verifiche e, dal sopralluogo effettuato dai vigili del fuoco, è emerso che poteva prefigurarsi un pericolo. Una verifica che ha fatto scattare la decisione di chiudere l’edificio sacro. La basilica, che ha come rettore don Paolo Baldanzi, resterà chiusa e le funzioni religiose si terranno nel Coro dell’annesso monastero domenicano, con ingresso da via San Vincenzo 9. In un’8ottica di revisione e messa in sicurezza degli edifici di culto, è stato effettuato un sopralluogo di controllo anche nella vicina chiesa di San Domenico, dove è stato verificato un piccolo distaccamento di uno stucco di gesso presente nel presbiterio. Una situazione per quale è stato momentaneamente interdetto l’accesso al presbiterio, in attesa di ulteriori verifiche da parte dei tecnici competenti. La chiesa di San Domenico resta comunque aperta ai fedeli e le messe vengono celebrate regolarmente.

Santa Caterina de’ Ricci, compatrona di Prato, è vissuta a metà del ’500, entrò in convento molto giovane, appena dodicenne, nonostante l’opposizione del padre. Più tardi divenne anche priora. Il fulcro della sua spiritualità è stata la meditazione della Passione di Cristo. Durante la vita conobbe varie fasi di estasi mistiche e arrivò addirittura a ricevere le stimmate. Morì nel 1590 dopo una lunga malattia. È stata beatificata nel 1732 e poi fatta Santa da papa Benedetto XIV, il 29 giugno 1746. Anche se il giorno della morte è il 2 febbraio, santa Caterina viene festeggiata il 4, poiché il 2 è la ricorrenza della presentazione al tempio di Gesù, la cosiddetta "Candelora". Uno dei miracoli più conosciuti di Santa Caterina è l’abbraccio con il Crocifisso miracoloso: era il 24 agosto 1542 quando il Cristo Crocifisso si staccò dalla Croce e abbracciò Santa Caterina nel monastero domenicano di San Vincenzo a Prato.