Torna la fiducia. Fiere col pienone e più clienti asiatici il 2023 è superato

La soddisfazione negli stand l’ultimo giorno

Torna la fiducia. Fiere col pienone e più clienti asiatici il 2023 è superato

Torna la fiducia. Fiere col pienone e più clienti asiatici il 2023 è superato

"Milano Unica è rimasta ferma nel puntare alla qualità e alla fine è stata premiata per aver mantenuto questa rotta: lo dimostrano e la partecipazione degli espositori in fiera e il numero di buyers e visitatori che hanno affollato per tre giorni gli stand delle aziende". Si chiude con soddisfazione l’edizione numero 38 della kermesse milanese, come sottolinea Maurizio Sarti, presidente della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord.

"L’offerta dei tessuti di alta gamma, del made in Italy di lusso e di ricerca si trova qui – aggiunge – Molti clienti hanno deciso di presentarsi a Milano piuttosto che passare da Parigi, a Première Vision. Dai rumors ascoltati tra gli stand i clienti sono contenti anche per i servizi trovati. Sono certo che alcune cose potrebbero essere migliorate e come ha suggerito qualcuno potrebbero aumentare il numero di incontri e confronti a compendio dell’appuntamento fieristico. La kermesse è cambiata molto in questi anni, proprio ascoltando e recependo le richieste e le proposte degli espositori".

Incoraggiante per Sarti la presenza di tanti visitatori con "un buon 60% di stranieri, come coreani, cinesi, europei fra cui tanti francesi, americani nonostante la situazione globale rimanga difficile. I clienti comprano un po’ meno – riflette – con acquisti più oculati. La fascia dei prodotti medio-alta va bene, maggiore difficoltà si nota per quelli della fascia bassa".

Sarti promuove a pieni voti il sistema fiera "che funziona ancora dopo il periodo di stop del covid. Non sono facili, però i confronti con il 2023: a luglio scorso, per esempio, i cinesi non viaggiavano ancora. Il 2024 sarà un anno di assestamento". Infine secondo Sarti, l’intelligenza artificiale applicata al settore tessile "non può sostituire la presenza umana nel processo produttivo di creazioni di nicchia. L’utilizzo dell’IA deve rispettare, comunque, la sostenibilità di tutto il processo produttivo".

Per Giovanni Gramigni, presidente di Pratotrade, "questa Milano Unica è stata una bellissima edizione: a parte l’affluenza che è stata visibilmente molto alta e partecipata dall’estero, si è respirato tanto e continuo fermento. C’è tanta voglia di ripartenza. Sono stati tre giorni di lavoro davvero interessante".

Ma anche un successo che mette d’accordo tutti gli imprenditori pratesi, non viene considerato come una cartina di tornasole che possa costituire certezza su un cambio di rotta di fronte a tempi troppo altalenanti ed imprevedibili. Basti pensare all’instabilità geopolitica e al conflitto in Medioriente con le criticità aperte anche sul fronte dei trasporti via mare attraverso il canale di Suez.

Soddisfazione è stata espressa da Leonardo Raffaelli, co-titolare del Lanificio Fratelli Balli, che ha puntato molto sul salone a partire dall’ampliamento dello stand con un allestimento dal mood ‘laundry’ nel quale presentare le quattro linee di produzione per la primavera/estate 2025. "La fiera è andata bene. Abbiamo ricevuto visite di tanti clienti sia italiani che internazionali. Le sensazioni sono buone in vista anche delle vendite e degli ordini – afferma – Questa edizione di Milano Unica è stata un’ulteriore conferma che il lavoro sull’eccellenza, portata avanti dal distretto pratese, è quella giusta e permette di stare sui mercati internazionali".

Sa.Be.