GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

Taiti lancia il "modello tedesco"

L’avvocato Massimo Taiti, in un’intervista a La Nazione pubblicata l’8 marzo, aveva parlato del futuro biancazzurro. Lo ha fatto in...

L’avvocato Massimo Taiti, in un’intervista a La Nazione pubblicata l’8 marzo, aveva parlato del futuro biancazzurro. Lo ha fatto in un momento complicato per la squadra (vedi l’ultima batosta con il Forlì, 0-4) e per la società con il presidente del Prato Commini ha provocatoriamente lanciato il sasso: "La società è in vendita, vediamo se qualcuno si fa avanti..".

Taiti ha puntato i riflettori sull’impianto sportivo, come chiave di volta per diventare competitivi. Come passo necessario. "Senza impianti non si fa nè calcio nè altri sport. La sindaca Bugetti si è mostrata disponibile verso un progetto di riqualificazione che ho presentato e che lei ha condiviso. Certo è che è necessario il coinvolgimento della società insomma un project financing per renderlo attuabile. Solo così poi il Prato sarà appetibile. Ho sentito sussurrare frasi tipo ’prima i risultati poi gli impianti’, ma chi dice queste cose non capisce niente di sport", le parole di Taiti. Che per il Lungobisenzio ha in mente un progetto chiaro: immagina un impianto aperto 365 giorni all’anno con le sue attività commerciali propedeutiche alla società. Per Taiti è necessario istituire una sinergia tra amministrazione comunale e Ac Prato, sinergia necessaria affinché la società laniera possa avere futuro. Quanto alla ripartenza della società, l’avvocato ha lanciato l’idea di nuove forme partecipative, ad esempio la formula con cui il 50.1% è in mano ai tifosi sul modello tedesco. "Due anni fa ne parlammo in un convegno organizzato a Prato dal Coni. In definitiva: no al calcio dei padroni ma calcio del popolo, un modello profondamente diverso dall’azionariato popolare. Gli uffici della sindaca hanno già questo progetto – aveva detto Taiti – aspetto solo che mi chiamino per confrontarci. Secondo me questo è il futuro del Prato, altrimenti vivacchierà nelle serie minori".