Stritolati dalle maxi bollette Il Comune bacchetta Estra "Più attenzione per le famiglie"

Il vicesindaco: "Nessuna violazione del contratto, ma una società partecipata pubblica deve avere un atteggiamento diverso". Il problema è legato alla fatturazione dei costi stimati.

Stritolati dalle maxi bollette   Il Comune bacchetta Estra  "Più attenzione per le famiglie"

Stritolati dalle maxi bollette Il Comune bacchetta Estra "Più attenzione per le famiglie"

"In un momento di emergenza, da una società partecipata ci si aspetta una risposta di emergenza". Simone Faggi, vice sindaco e assessore al sociale del Comune tira le orecchie a Estra. Il motivo? Le maxi bollette del gas che hanno messo ko i bilanci di migliaia di famiglie durante l’inverno avrebbero avuto bisogno di un’attenzione particolare. Non è una questione di legittimità: è bene specificare. Estra non ha commesso alcun illecito né violato le condizioni di contratto, ma visto il momento particolarmente delicato dal punto di vista economico l’amministrazione ha voluto precisare che sarebbe stato apprezzato "un comportamento adeguato al momento". Ciò significa, ad esempio, una maggiore disponibilità alla rateizzazione che è arrivata soltanto in un secondo tempo, ossia quando le richieste di aiuto sono diventate più insistenti e continue, con le file davanti all’ufficio di via San Giorgio che hanno raggiunto livelli mai visti in precedenza.

"In Comune abbiamo ricevuto molte segnalazioni sulle bollette del gas", spiega Faggi. "Famiglie in difficoltà ci hanno contattato per essere aiutate". In effetti l’incubo delle bollette può diventare un dramma davanti a fatture emesse sulla base di consumi presunti e non effettivi. Estra, società partecipata con capitale pubblico, ha emesso molte fatture su consumi presunti e non quelli effettivi e così è finita nel mirino del Comune: "Probabilmente in quelle settimane una maggiore attenzione nei confronti dei nostri cittadini e degli utenti sulle modalità, l’approccio e l’ascolto era dovuta", aggiunge Faggi che ha condotto un’attività di approfondimento tecnico ascoltando prima i tecnici di Arera e poi quelli di Estra dopo le interrogazioni della consigliera comunale del Pd Monia Faltoni e del consigliere di Prato al centro Mirko Lafranceschina.

"Abbiamo avuto rassicurazioni dalla società che la differenza tra i consumi presunti e quelli effettivi sarà colmata nelle prossime bollette, ma una società pubblica ha il dovere di fare ancora più attenzione", aggiunge l’assessore al sociale. "C’è stata una sottovalutazione del problema, se il costo della materia prima si ingigantisce è ovvio che questo può portare ad un aggravio di spesa che molte famiglie non possono sostenere".

Le fatture in arrivo in questi giorno sono quelle relative al periodo novembre 2022-gennaio 2023. "Nel periodo di fatturazione che comprende novembre e dicembre 2022, l’indice di costo, per motivi indipendenti da Estra e legati all’andamento del mercato dell’energia – spiega la società in una nota – aveva toccato livelli alti che sono iniziati a scendere a gennaio 2023 e quindi la riduzione degli importi delle fatture verrà apprezzato nelle bollette di gennaio-marzo 2023".

Silvia Bini