
Chiuse per due mesi le prenotazioni di visite mediche in istituti convenzionati. Fino a gennaio i cittadini che avranno bisogno di una prestazione sanitaria di primo accesso dovranno mettersi l’anima in pace e sottostare ai tempi della sanità pubblica.
L’Asl ha sospeso fino alla fine dell’anno il cosiddetto ‘modello competitivo’, ossia il sistema integrato che viene a attivato quando l’azienda non è in grado di garantire al proprio interno la prestazione medica o diagnostica. Grazie alla convenzione stipulata dall’Asl i cittadini possono svolgere l’esame in istituti privati accreditati e convenzionati al prezzo del ticket. Una soluzione per tagliare le liste di attesa e garantire risposte ai cittadini in tempi ragionevoli. Fino a gennaio saltano quindi le prenotazioni: l’Asl ha chiuso le agende che torneranno ad essere disponibili solo dal 2022.
In questo periodo quindi sarà possibile effettuare visite mediche ed esami diagnostici di primo accesso soltanto in ospedale e nelle strutture pubbliche oppure chi non potrà permettersi di attendere i tempi della sanità - che spesso non sono così celeri - sarà costretto a rivolgersi privatamente ad un costo ovviamente più elevato rispetto al ticket. Sono riaperte le prenotazioni solo per il mese di gennaio 2022, dopodiché dovrebbe tornare tutto alla normalità per i mesi successivi.
Il problema starebbe nella mancanza di budget: per tale servizio sono rimasti disponibili quasi 450.000 euro da spendere tutti in ottobre. Quali sono alcune delle prestazioni che i cittadini possono prenotare con il sistema del Cup competitivo? Ce ne sono di vario genere: dalle visite specialistiche alla medicina sportiva, all’ecografia addome, del collo, pelvica, la risonanza magnetica senza e con mezzo di contrasto, la Tac senza e con mezzo di contrasto, la tomografia a coerenza ottica, il campo visivo computerizzato, la gastroscopia e la colonoscopia, la spirometria, la consulenza cardiologica, l’holter cardiaco, l’holter pressorio, la mammografia, l’ecografia mammaria. Per tutte queste specialità, gli istituti privati accreditati garantivano il prezzo del ticket pubblico e un accesso quasi diretto.
Il sistema del cosiddetto modello competitivo è stato attivato nell’ottobre del 2019 dall’Asl Centro, pensato per potenziare le possibilità di prenotazioni per i cittadini (http:www.uslcentro.toscana.it – alla voce servizi on line modulistica). Per avere la misura delle difficoltà basta dare uno sguardo ai numeri: solo il 26% dei cittadini a Prato riesce ad eseguire una vista cardiologia entro 15 giorni, che sono il tempo massimo previsto dal piano regionale. Non va meglio nemmeno per l’ecografia addome: solo il 31% delle prenotazioni viene eseguita in tempo.
Silvia Bini