Statua di Gesù nel torrente Agna Caccia ai vandali del tabernacolo

E’ stata ritrovata da un passante, per fortuna non ha subito danni. Vescovo e sindaco: "Atto scellerato"

Statua di Gesù nel torrente Agna  Caccia ai vandali del tabernacolo

Statua di Gesù nel torrente Agna Caccia ai vandali del tabernacolo

Il tabernacolo violato e la statua di Gesù nel torrente Agna. Grave episodio di vandalismo l’altra notte a Montemurlo, quando prima è stato forzato lo sportello che chiude la nicchia del tabernacolo che si trova sul ponte all’Agna sulla via Montalese e poi prelevati la statua in pietra di Gesù Cristo e un vaso di fiori, entrambi ritrovati nel corso d’acqua. Dell’atto vandalico si è accorto ieri mattina un cittadino della zona che ha segnalato l’accaduto alla polizia municipale. Sul posto è intervenuta una pattuglia che dopo una veloce ricognizione ha ritrovato la statua del Cristo, alta circa 50 centimetri, nel torrente Agna. L’immagine sacra non ha riportato danni, tanto che sembra probabile che non sia stata lanciata dalla balaustra del ponte, quanto piuttosto adagiata nel letto del fiume. La polizia municipale ha subito avviato le indagini e sta analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza e i varchi elettronici, posti agli ingressi della città. Gli agenti hanno anche allertato prontamente i parroci della zona. La statua è stata data in consegna a don Jarek della chiesa di Fornacelle, dove si trova adesso (foto in basso). Dell’episodio è stato subito avvertito anche il sindaco Simone Calamai.

"Si tratta di un gesto scellerato, un fatto molto grave che offende tutti i montemurlesi – le sue parole – Il tabernacolo e la statua di Gesù sono simboli non solo religiosi ma rappresentano la storia e l’identità del nostro territorio e della nostra comunità. Mi auguro che la polizia municipale riesca a trovare i responsabili di questo gesto. Ringrazio don Jarek e don Gianni per la collaborazione".

Sulla vicenda è intervenuto anche il vescovo della Diocesi di Pistoia, Fausto Tardelli, sotto la cui competenza ricade Montemurlo: "Di fronte ad atti così scellerati e assurdi, restiamo allibiti perché non riusciamo a vedere il motivo di tanta stupidaggine. Però non ci abbattiamo e non perdiamo la gioia di chi confida nel Signore. Preghiamo sinceramente per chi ha voluto compiere questo gesto perché si ravveda. Nello stesso tempo prendiamo occasione per rinnovare il nostro impegno di custodire con amore il Signore nel nostro cuore".

Anche don Jarek della parrocchia di Fornacelle ha voluto mandare parole di conforto alla propria comunità: "Voglio esprimere il mio affetto per tutti coloro che sono colpiti da quest’atto di intolleranza per i valori di fede d’ogni uomo. In questo caso contro i cristiani. La stupidità e intolleranza per i valori è sempre presente. Però non ci scoraggiamo e affidiamo al Signore Gesù i colpevoli di quest’atto con la sicura speranza che la verità ti fa liberi"