Soffre anche il terziario. Danni per 15 milioni: "E il 25% delle attività non è ancora ripartito"

Confcommercio fa una prima stima dei danni patiti dalle imprese. Sono 150 quelle coinvolte: il 75% ha riportato problemi strutturali. Spampani e Tempestini: "Bisogna dare risposte che siano all’altezza".

Soffre anche il terziario. Danni per 15 milioni: "E il 25% delle attività non è ancora ripartito"
Soffre anche il terziario. Danni per 15 milioni: "E il 25% delle attività non è ancora ripartito"

Quindici milioni di euro. E’ la prima stima dei danni nel settore del terziario in provincia di Prato a seguito dell’alluvione della passata settimana. A elaborare l’indagine è stato il Centro studi di Confcommercio Prato Pistoia che ha intervistato le aziende di settore del territorio. Secondo il report, ad oggi, il 25,2% delle imprese coinvolte vede interrotta la sua attività, mentre il 60% circa è riuscito a riprenderla e il restante 15,3% ha ricominciato soltanto parzialmente. Da ricordare che il dato è in costante aggiornamento, visto che ogni giorno ci sono nuove evoluzioni fra ripartenze e nuove emergenze meteo che non lasciano affatto tranquilla l’imprenditoria locale. Emergenza meteo che caratterizzerà anche la giornata odierna sul territorio pratese. Tornando all’indagine portata avanti da Confcommercio Prato Pistoia, ci si sofferma anche sulla tipologia dei danni causati dal catastrofico allagamento della scorsa settimana: il 75% delle imprese intervistate dichiara di aver subito danni strutturali che pesano, in termini economici, per oltre 6 milioni di euro.

Una cifra decisamente importante e sulla quale le aziende sperano di potere ottenere adeguati risarcimenti. Quelli da mancato incasso riguardano invece il 70,2% delle attività e impattano per circa 4 milioni di euro sul comparto terziario pratese. Il 65% delle attività dichiara, inoltre, danni ai prodotti da mettere in vendita per una cifra vicina ai 5 milioni di euro. Insomma, sommando le varie voci, oltre a rendersi conto del pesantissimo impatto dell’alluvione sul comparto terziario pratese, si arriva velocemente ai quindici milioni di euro di danni alle attività del territorio.

In questo quadro estremamente complicato, il 20% circa delle aziende intervistate ha dichiarato di avere bisogno immediato della cassa integrazione per i propri dipendenti. Un dato che ben fa comprendere quelle che possono essere le pesanti ripercussioni in termini occupazionali se le imprese non riusciranno a riprendere a stretto giro la loro attività a pieno regime.

"Siamo di fronte a uno scenario catastrofico – commentano congiuntamente il presidente e il direttore di Confcommercio Pistoia e Prato, Gianluca Spampani e Tiziano Tempestini –, che ha messo in ginocchio le piccole e medie imprese dei nostri settori. Accanto allo sgomento di questi giorni, però, intercettiamo anche un altro dato fra le aziende: la grande voglia di ripartire e di lasciarsi alle spalle questo difficile momento. Per rendere ciò possibile, è necessario che le istituzioni, le associazioni e tutti gli altri decisori pubblici e privati facciano quadrato, fornendo risposte all’altezza di un’emergenza enorme che rischia di avere ripercussioni pesantissime sulle attività".