Snobbate le richieste di Prato. I militari in 11 città ma non qui

Il ministro dell’Interno ha annunciato l’invio delle forze armate in diversi capoluoghi di provincia tranne che nel pratese. La presenza dell’esercito prevista fino a fine anno. Si spera nel 2024 .

Niente da fare. Prato resta a bocca asciutta. I 400 militari che il Ministero dell’Interno ha destinato alle stazioni dei capoluoghi di mezza Italia non si vedranno a Prato, almeno per ora. La richiesta – con tanto di relazione tecnica – era stata presentata dalla Prefettura ed era stata caldeggiata da diversi esponenti politici, prima fra tutti la deputata di Forza Italia, Erica Mazzetti che poco tempo fa aveva detto che l’arrivo dei militari a Prato "era imminente". E invece nulla da fare, la città ne dovrà fare a meno.

I 400 militari sono stati destinati in 11 capoluoghi di provincia fino al 31 dicembre di quest’anno: Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia e Verona.

La missione "Strade Sicure" è già presente in 45 province italiane e impiega sul territorio nazionale circa 7000 militari, con lo scopo di controllare, insieme alle forze di polizia, il territorio e tutelare obiettivi sensibili, contribuendo alla prevenzione della criminalità. A Prato il progetto è già stato realizzato: l’impiego era finalizzato a un maggiore controllo dei punti critici del centro storico, come i giardini della Passerella, via Pier Cironi, via Santa Margherita, via Canto alle Tre Gore, tutta la zona della stazione centrale e del Serraglio. Nel 2015 arrivò lo stop in tutta Italia, e quindi anche a Prato, che di fatto azzerò il progetto. Adesso che il progetto è stato ripristinato anche Prato avrebbe voluto la sua parte.

La Prefettura non ha mai voluto rilasciare dichiarazioni in merito al progetto, non confermando neppure l’invio al ministro della relazione tecnica. Già nel febbraio del 2022 la Lega aveva provato a far riattivare il servizio in città. Anche in quel caso la prefetta Adriana Cogode rispose positivamente all’idea ma poi non se ne seppe più nulla. A riprendere la battaglia per il ritorno dei militari in città, è stata di recente l’onorevole Erica Mazzetti. Ma anche a questo giro Prato non rientra nell’elenco. Vedremo cosa succederà nel 2024.

"Il piano di impiego assegna militari in 11 province, peraltro già destinatarie di un’aliquota del contingente ordinario dell’operazione cosiddette ’strade sicure’, per rafforzare l’azione di vigilanza e di contrasto ai fenomeni criminali avviata nelle principali stazioni ferroviarie del Paese, dove transitano giornalmente decine di migliaia di persone", ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. A Firenze ne sono stati destinati 24.