REDAZIONE PRATO

Si avvera il sogno d’artista di Quinto Martini

Inaugurata la casa-studio dello scultore a trent’anni dalla sua morte. Statue, calchi, dipinti e arredi: catalogati oltre mille pezzi

Il patrimonio artistico dello scultore Quinto Martini a trent’anni dalla morte è finalmente fruibile ai cittadini, agli studiosi e ai turisti. Ieri mattina è stata inaugurata la casa studio dell’artista in via Baccheretana 306 a Seano, uno scrigno che contiene oltre mille pezzi fra sculture, calchi in gesso e cemento, dipinti e arredi. Ogni oggetto è stato catalogato e racconta la vita dell’artista, nato a Seano nel 1908 vicino a questa abitazione. Su questo terreno Quinto Martini prima fece costruire il laboratorio poi al piano superiore l’abitazione che conserva ancora gli arredi di un epoca ormai lontana. Quinto Martini si divideva fra lo studio in Borgo Pinti a Firenze e questo laboratorio che ospita le 36 sculture originali del vicino parco museo e tante altre opere che in futuro avranno necessità di una esposizione ancora più ampia. La casa studio era stata acquisita dal Comune di Carmignano nel 2009 e nel 2016 è arrivata, da parte degli eredi, la donazione delle opere. L’inventario ha richiesto due anni per essere completato e adesso la casa può diventare ciò che lo scultore voleva che fosse: un luogo aperto e inclusivo, frequentato dalla cittadinanza. Al taglio del nastro ha partecipato il presidente della Regione Eugenio Giani. "Quinto Martini è un artista internazionale e gli eredi hanno fatto una cosa molto importante offrendo la possibilità a tutti di frequentare un luogo di ispirazione artistica. Non dimentichiamo - ha detto Giani - che Quinto Martini è legato a Soffici, l’artista di Poggio a Caiano. E questa veranda trasformata in studio artistico, da cui si osservano le colline da lui rappresentate in molte opere, fa capire come questo territorio sia caratterizzato da sempre da una forte vocazione culturale. Avere un luogo come questo è una grande fortuna". Al taglio del nastro anche il sindaco di Carmignano Edoardo Prestanti e l’assessore alla cultura Stella Spinelli. "Quest’inaugurazione è frutto di un lavoro collettivo che prosegue da anni – sottolinea Prestanti – e che vede la preziosa collaborazione, tra gli altri soggetti coinvolti, dell’Opificio delle Pietre Dure. Abbiamo riflettuto a lungo se fosse il caso di inaugurare un luogo bello in un momento brutto. Siamo arrivati alla conclusione che è giusto farlo perché, citando un celebre autore russo, è la bellezza che salverà il mondo". Non appena le normative anti-Covid lo permetteranno, la casa studio sarà aperta al pubblico ogni primo e terzo sabato del mese, dalle 10 alle 13 (in estate anche il pomeriggio). Si potranno fissare visite anche in altri giorni ed orari, con appuntamento al numero 331.1437046. "Quinto voleva che le sue opere fossero di tutti i cittadini del mondo – spiega l’assessore Spinelli – e finalmente possiamo mostrare a tutti il luogo in cui lui si ritirava a creare. Oggi restituiamo alla cittadinanza questa casa, che non vivrà solo come un museo silenzioso e inerte, ma come luogo di accoglienza verso coloro che vogliano conoscere quest’arte". Presenti anche i familiari di Quinto Martini fra cui la nipote Stefania Martini.

M. Serena Quercioli