Sfruttamento del lavoro, tre arresti a Prato

Sfruttati almeno 30 lavoratori, in gran parte bengalesi e pakistani, all'interno di una ditta di confezioni tessili

Polizia

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Prato, 9 febbraio 2021 - Sfruttamento del lavoro "in condizioni di bisogno": è l'accusa per la quale il gip del Tribunale di Prato, su richiesta della Procura della città toscana, ha disposto tre misure cautelari, che sono state eseguite all'alba di oggi dai poliziotti della squadra mobile pratese, nei confronti di altrettante persone di nazionalità cinese: il datore di lavoro formale e due imprenditori occulti. Secondo quanto emerso dalle indagini, i tre avrebbero sfruttato almeno 30 lavoratori, in gran parte bengalesi e pakistani, all'interno di una ditta di confezioni tessili.

"La piaga dello sfruttamento sul lavoro persiste e continua a replicarsi. Un comportamento ignobile nei confronti di persone fragili, ridotte in schiavitù, che è stato interrotto con l’impegno e l’efficacia delle Forze dell'ordine e della Procura, che ringrazio". Così Stefano Ciuoffo, assessore alla legalità della Regione Toscana commenta l'operazione della squadra mobile di Prato di questa mattina. "In questo momento di grave crisi economica e sociale - prosegue Ciuoffo - è dovere di tutte le Istituzioni mantenere alta la guardia, affinché si riesca a estirpare questo fenomeno e a far rispettare la dignità umana e i sacrosanti diritti di ciascun lavoratore".