Il presidente di Estra nell’audizione alla Commissione Controllo ha focalizzato l’attenzione anche su Prato e i suoi lavoratori.
"Le aggregazioni non sono state fatte con il passo giusto – ha detto Macrì – non bisogna deprimere Estra. Non sono stato d’accordo con i distacchi per esempio da Estra energia a Alia, la società è stata svuotata... io ero per portare funzioni in Estra energia invece si è scelto di fare il percorso inverso".
"Io ero per scambio di dirigenti al fine di condividere esperienze e saperi, studiare insieme strategie. Si parla di 170 persone... Estra ha una sede storica a Prato. Nei piani alti, che hanno anche un senso rappresentativo, non c’è più nessuno. Tutti nella nuova sede di Novoli, io credo che certe scelte devono essere fatte con maggior cura del territorio".
I manager? "Non devono sentirsi proprietari, devono rapportarsi con i soci e anche con la politica – ha sottolineato – devono essere gestori ed esecutori".
L.C.