
Il sindaco Prestanti e l’ingegner Venturi alla cassa di espansione
Cassa di espansione sul Collecchio, due anni dopo l’alluvione di Seano è partito il cantiere. L’invaso che ha un volume di 32.000 metri cubi (corrispondenti a 32 milioni di litri d’acqua) sarà a servizio del fosso Collecchio e della fognatura di Seano, sulla destra idraulica del rio Barberoni.
Ieri, il sindaco di Carmignano Edoardo Prestanti e l’ingegner Stefano Venturi hanno presentato con un sopralluogo sul cantiere le caratteristiche dell’opera. Il Comune è l’ente attuatore del progetto e con i propri uffici si è occupato di tutte le fasi procedurali, dagli espropri alla progettazione sino all’affidamento dei lavori. L’intervento è finanziato dalla Regione Toscana (circa 1 milione e 600mila euro) anche attraverso contributi del Ministero dell’ambiente.
"Questa cassa di espansione – ha detto Prestanti – è un tassello importante per sgravare l’abitato di Seano e consentire all’acqua delle fognature di defluire nell’invaso in caso di situazioni critiche come le piogge particolarmente intense".
Dopo l’allestimento del cantiere, devono essere effettuate le verifiche belliche di legge, poi inizieranno le opere di rafforzamento e consolidamento degli argini del fosso Collecchio, le successive fasi di scavo, profilatura e realizzazione dei manufatti di carico/scarico.
Tre argini saranno ricostruiti ma l’intervento nel suo complesso deve essere effettuato in assenza di acqua cioè quando non piove. Entro un anno la cassa di espansione sarà collaudata e resa operativa.
"Il passo successivo – aggiunge il sindaco Prestanti – è l’intervento sul rio Gualcino, già finanziato per ulteriori 1,6 milioni di euro che aiuterà il decorso della Furba e poi siamo in attesa del completamento dello studio idraulico sulla Furba, quella è la ’cassa delle casse’ che potrà mettere in sicurezza un ulteriore parte del territorio mediceo".
La cassa di espansione sul Collecchio rappresenta il primo lotto di un piano per la sicurezza idraulica che prevede un secondo lotto, adiacente a questa cassa e che permetterà il raddoppio dei volumi di contenimento dell’acqua.
Per tale opera è stato chiesto un ulteriore finanziamento. La gestione della cassa di espansione sarà quindi presa in carico dalla Regione e affidata agli enti competenti.
M. Serena Quercioli