Con un poco di zucchero la pillola va giù, cantava Mary Poppins. Bastasse un poco di zucchero per addolcire l’amarezza di chi ha a che fare con una sanità pubblica sempre più in affanno. Il "paziente sanità" non sta bene, e da un pezzo. La Nazione si è impegnata a "misurargli la temperatura" con servizi e approfondimenti sia sulle pagine locali che nazionali. Nella speranza di raccontarvi, prima o poi, che, sì, finalmente, il paziente è guarito. E che magari una pensionata non sarà costretta ad aspettare 9 mesi per una visita cardiologica (gratuita come le spetta, godendo dell’esenzione). I problemi sono tanti. L’unico "zucchero" è dato dalla passione e dall’abnegazione di chi dentro la sanità, in corsia, nei reparti, lavora.
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