MARISTELLA CARBONIN
Cronaca

Se la pillola rimane sempre amarissima

La sanità pubblica è in affanno: la Nazione si impegna a misurarne la temperatura. Una pensionata attende 9 mesi per una visita cardiologica gratuita. La speranza è che il paziente sanità guarisca grazie all'abnegazione di chi lavora in corsia.

Con un poco di zucchero la pillola va giù, cantava Mary Poppins. Bastasse un poco di zucchero per addolcire l’amarezza di chi ha a che fare con una sanità pubblica sempre più in affanno. Il "paziente sanità" non sta bene, e da un pezzo. La Nazione si è impegnata a "misurargli la temperatura" con servizi e approfondimenti sia sulle pagine locali che nazionali. Nella speranza di raccontarvi, prima o poi, che, sì, finalmente, il paziente è guarito. E che magari una pensionata non sarà costretta ad aspettare 9 mesi per una visita cardiologica (gratuita come le spetta, godendo dell’esenzione). I problemi sono tanti. L’unico "zucchero" è dato dalla passione e dall’abnegazione di chi dentro la sanità, in corsia, nei reparti, lavora.