REDAZIONE PRATO

Nelle scuole va forte l'app anti assembramento

Così è la merenda ad andare dai ragazzi e non viceversa. Il progetto è già partito in quattro istituti, da stamani anche al Livi Brunelleschi

Federico Maione gestisce il bar interno del liceo scientifico Copernico (Foto Attalmi)

Prato, 5 ottobre 2020 -  L’alunno ordina sull’app la merenda, il panino arriverà direttamente in aula e la ricreazione sarà a prova di Covid-19. Succede in tre scuole di Prato (da oggi saliranno a cinque) dove è operativa Break box, l’app che tiene a distanza l’uno dall’altro gli studenti nel periodo più a rischio contagio dell’orario scolastico: quello della ricreazione. Nata su idea di un gruppo di imprenditori e professionisti pratesi che non sono rimasti con le mani (e la testa) in mano durante il lockdown di primavera, Break box rivoluziona il concetto di ricreazione: non è più l’alunno che va incontro alla merenda, ma è questa che lo raggiunge in classe.

Il ragazzo clicca sulla finestra ’ricreazione’ dell’app Break box e sceglie fra panini, focacce, paste e bibite. Il barista riunisce in una borsa di plastica i desiderata di ogni classe e prima della ricreazione consegna il sacchetto aula per aula. Gli alunni consumeranno nella loro stanza, evitando di accalcarsi nel bar, come accadeva fra stratagemmi e qualche prepotenza in era pre-coronavirus. Break box è operativa da inizio anno scolastico al liceo scientifico e linguistico Copernico, all’istituto per ragionieri Dagomari, dove i rispettivi bar interni sono gestiti da Federico Maione e Erika Di Blasi, marito e moglie. E’ partita anche al liceo sociopsicopedagogico Rodari, che non ha bar interno, ma è servito da uno con sede vicina. Come sta andando? "Ad ogni ricreazione prepariamo un centinaio di panini in ogni scuola, li portiamo con un carrello nelle classi in perfetto ordine e nessun assembramento, altro che la bagarre di quando servivamo centinaia di ragazzi e prof affollati al bancone", racconta Federico. Erika spiega l’aspetto economico: "L’app consente ricariche come per le carte prepagate, ma si può anticipare anche con paypal o al limite in contanti alla cassa. Ad ogni ordinazione il meccanismo detrae il prezzo in piena sicurezza, senza senza contatti né maneggio di denaro". Da stamani anche il liceo scientifico Livi e l’istituto d’arte Brunelleschi di Montemurlo adotteranno Break box. Dietro l’app che sta rivoluzionando le abitudini delle scuole c’è una società made in Prato, di cui sono amministratori Alessia Matteini Bresci e Fabio Cecchi. Chi pensa che l’app sia una cosa da ragazzi sbaglia. Tre delle quattro finestre di Break box infatti sono dedicate ai professori, che possono ordinare un caffé a lezione in corso, il pasto se devono restare a scuola fino al pomeriggio o addirittura cibi take away, da portare a casa. Queste ultime funzioni fanno galoppare la fantasia degli inventori di Break box.  

C’è chi sogna di estendere il format alle mense delle grandi aziende e chi vede panini, focacce e bevande ordinati online raggiungere i bagnanti ombrellone per ombrellone, in riva al mare. Rispettando igiene, sicurezza, distanze. Ma al momento ogni sforzo è diretto alle scuole. Con Break box insegnanti e genitori si sentono più sicuri, ai ragazzi non dispiace, anche se a riceazione sono un po’ limitati nei contatti interclasse: per vedersi nel corridoio col ragazzo/a che piace, ma è dell’altra sezione, bisognerà aspettare quando il coronavirus non farà più paura. p.c.