
Striscione in piazza del Comune e volantinaggio per le vie del centro città: anche a Prato è andata in scena ieri l’azione di protesta dei lavoratori della sanità privata, indetta da Cgil Cisl e Uil e dai rispettivi sindacati di categoria, Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, contro le associazioni datoriali, Aris (Associazione religiosa istituti socio-sanitari) e Aiop (Associazione italiana ospedalità privata) per il mancato rinnovo del contratto nazionale. A Prato i lavoratori interessati al rinnovo del contratto della sanità privata sono i dipendenti della Casa di cura di Villa Fiorita. In tutto si tratta di circa 200 dipendenti, mentre In tutta Italia l’urgenza del rinnovo del contratto interessa oltre centomila addetti della sanità privata. "La protesta spiegano dai sindacati - riguarda la mancata firma definitiva sulla preintesa, sottoscritta il 10 giugno, del contratto della sanità privata, atteso da quattordici anni e dopo oltre tre anni di trattativa". Una scelta, quella di Aris ed Aiop, affermano i sindacati, "vergognosa e perpetrata sulla pelle di tutte le professioniste e i professionisti della sanità privata, definiti eroi quando si tratta di fare profitto e poi negati di ogni diritto. Mai ci era capitato di assistere ad un comportamento tanto irresponsabile. Adesso è finito il tempo delle trattative. Non ci rimane che la lotta e questo di certo non ci spaventa: ora sciopero nazionale. Vogliamo fare sentire la voce dei lavoratori per ottenere quel riconoscimento contrattuale che si attende da quattordici anni". L’obiettivo dei tre sindacati confederali, oltre a quello di sensibilizzare la politica e l’opinione pubblica, è chiedere alla Regione la revoca delle convenzione per far rientrare i servizi nel sistema pubblico.
Sulla richiesta dei sindacati di azzerrare le convenzioni, interviente Roberto Cutajar, presidente di Aris Toscana, che li invita a "dare una mano concreta per risolvere i problemi le cui soluzioni sono indicate nella lettera del Presidente della Conferenza Stato-Regioni Bonaccini". Le strutture Aris no profit sono disponibili a coprire il 50% degli oneri con i propri bilanci. Per il restante 50% il Ministro e le Regioni hanno promesso di intervenire, ma la disponibilità a queste coperture da parte delle Regioni è stata comunicata il 28 luglio scorso. Dalla parte dei sindacati i consiglieri regionali Pd Leonardo Marras ed Enrico Sostegni, preoccupati per la mancata intesa da parte di Aris e Aiop. "Una decisione che va a perpetuare uno stato di tensione che i lavoratori non meritano di sopportare, specie dopo l’emergenza Covid".
Sa.Be.