Sanità prima malata. Pronto soccorso, assunzioni più lontane: "Mancano le risorse"

Brutte notizie anche per gli otto milioni di danni dell’alluvione: fondi da trovare. "L’impegno è di dare una risposta alle necessità, ma dopo i tagli del governo il bilancio è in difficoltà". E parte la lotta agli sprechi.

Sanità prima malata. Pronto soccorso, assunzioni più lontane: "Mancano le risorse"

Sanità prima malata. Pronto soccorso, assunzioni più lontane: "Mancano le risorse"

PRATO

C’è la Asl toscana con a disposizione 800 macchine che viaggiano meno di 4mila chilometri l’anno. C’è il reparto dove la scatola di medicinali viene buttata prima che sia terminata. Come contraltare ci sono le assunzioni al pronto soccorso che slittano per mancanza di fondi e la caccia a trovare (al momento non ci sono) otto milioni di euro per riparare ai danni subiti dall’ospedale con l’alluvione del 2 novembre.

"Se il governo continua a tagliare sulla sanità ci sarà sempre un problema", dice Giani in risposta alla mancanza di assunzioni per il pronto soccorso. "A disposizione delle 20 regioni ci sono 800milioni di euro, solo 40 milioni per la Toscana. Con questi budget come possiamo assumere?". Non solo personale anche strutture. In particolare i danni causati dall’ alluvione del 2 novembre al nosocomio: "Il problema è sempre lo stesso - aggiunge Giani - ho un bilancio da fare: se metto le risorse da una parte non le posso mettere dall’altra. La sanità, comunque, resta una priorità e cercherò di trovarle, ma devo fare delle scelte". La situazione non è delle più rosee e al momento il primo obiettivo della Regione è riuscire ad abbassare l’addizionale Irpef che è stato aumentato nel corso del 2024 per fare fronte al buco di bilancio.

Lo scopo del tour iniziato dal governatore della Toscana Eugenio Giani negli ospedali della regione è appunto quello di dare un taglio drastico agli sprechi. Sul piatto ci sono i servizi, l’idea di Giani è ridurre gli sprechi per razionalizzare le risorse e non tagliare sulla sanità. Dopo Orbetello, Barga e Massa, è stata la volta del Santo Stefano dove ha incontrato medici e operatori sanitari. "Voglio capire, attraverso queste chiacchierate nei nostri ospedali, come operare nel miglior modo possibile per raggiungere il mio obiettivo, che è quello di comprimere un po’ le spese del sistema sanitario senza toccare i servizi, in modo da arrivare alla fine dell’anno ad una situazione in cui vi siano le risorse necessarie, anche per migliorare i servizi - spiega -. I tagli a cui mi riferisco infatti sono quelli ‘non sanitari’, ovvero che non riguardano direttamente la salute dei cittadini. E su questi sarò drastico". Il primo intervento sarà proprio una circolare che disporrà la riduzione dell’uso delle auto delle Asl della Toscana.

Per quanto riguarda la risposta alle difficoltà dei pronto soccorso la soluzione più efficace è quella di puntare sulle case di comunità: strutture aperte ai cittadini all’interno delle quali operano in modo aggregato medici di medicina generale.

"Possono essere una risposta efficace per alleggerire la pressione sul pronto soccorso - aggiunge -. I cittadini hanno la possibilità di trovare sempre un medico di riferimento e i professionisti hanno a disposizione uno spazio dove lavorare". Giani, dopo aver parlato con i medici dell’ospedale, ha poi visitato il pronto soccorso intrattenendosi anche qui con gli operatori sanitari. "Raccogliere di persona suggerimenti, proposte - ha concluso il presidente - , è una modalità a mio avviso importante per arrivare a soluzioni condivise, che si basino su esigenze reali e manifeste".

Silvia Bini