REDAZIONE PRATO

Ecoambiente, quattordici querele per le frasi sul web

I fatti dopo il rogo a Comeana

Vigili del fuoco

Prato, 26 settembre 2019 - Ecoambiente non ci sta: non può essere «bollato» dai cittadini sui social con sospetti di collegamenti mafiosi. Filippo Mazzei, titolare dell’azienda di famiglia di Comeana dove martedì all’alba è scoppiato l’incendio, ha presentato 14 querele nei confronti di persone che dicono essere state «riconosciute». L’azienda è in via Guido Rossa ed è specializzata nel recupero e nello smaltimento di rifiuti industriali (rifiuti tessili e rifiuti speciali) e in 8 anni all’interno sono scoppiati tre incendi. «Abbiamo letto - spiega in una nota l’azienda - commenti sui social di una gratuità disarmante (dove tra l’altro si paventavano collegamenti mafiosi e si auspicava la chiusura dell’attività). Comprendiamo che spesso chi scrive lo fa con la ‘faciloneria’ con cui commenterebbe in ambito domestico i fatti uditi dal Tg, ma siamo certi che debba esser compreso che esternare certe considerazioni sul web non sia assolutamente la stessa cosa, specie quando lesivo, come in questo caso, del buon nome altrui». Poco gradita anche l’interrogazione parlamentare dell’onorevole Erica Mazzetti: «La nostra azienda – aggiunge Mazzei - naviga in acque sicure e non ha mai subito tentativi di ricatto. Invitiamo chiunque volesse un confronto, inclusa l’onorevole Mazzetti».