Ristrutturazioni nel mirino : "Materiali incendiati fra le case e operai senza protezioni"

La denuncia di Fratelli d’Italia: "In uno stabile del Macrolotto zero lavori fuorilegge"

Ristrutturazioni nel mirino : "Materiali  incendiati fra le case e operai senza protezioni"

Ristrutturazioni nel mirino : "Materiali incendiati fra le case e operai senza protezioni"

"Prato, 2024. Le immagini di alcune persone di origine cinese che bruciano materiali tossici fra le abitazioni e che lavorano, sopra un tetto, completamente prive di sistemi di sicurezza, stridono con il tempo presente, ma sono purtroppo una realtà divenuta convenzione. Uno stabile del Macrolotto Zero è stato acquistato all’asta da cittadini di origine cinese che, dai racconti dei condomini vicini, è gestito, da quando ne hanno preso possesso, senza alcun rispetto delle regole vigenti in materia di ristrutturazione e smaltimento di rifiuti". La denuncia arriva dalla deputata pratese di Fratelli d’Italia Chiara La Porta e dal coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Prato, Matteo Mazzanti.

"Solo poche ore fa, alcuni materiali di sconosciuta provenienza e quindi possibile pericolosità per la salute sono stati bruciati in una corte interna fra le abitazioni. A farlo, un gruppetto di persone che, nonostante il controllo da parte della polizia municipale chiamata dai residenti esasperati, si è poi spostato a lavorare sul tetto, portando avanti così, impunemente e in modo irregolare, i lavori - si legge nella nota -. Simili situazioni di illegalità diffusa sono da contrastare preventivamente. Gli interventi successivi, per quanto necessari, sono però inefficaci quando ormai il reato è commesso e, senza sanzioni più severe rispetto ai soli controlli, fin troppo facilmente reiterabile. Le istituzioni cittadine non possono continuare a girarsi dall’altra parte, perché dovrebbero essere le prime ad impedire che l’illegalità praticata da alcuni cittadini sia accettata per convenzione. Noi siamo dalla parte di quei residenti onesti che non si abbandonano alla rassegnazione".