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Riforma Province, Calamai scrive a Piantedosi e Calderoli: "Serve un intervento urgente"

Il presidente della Provincia di Prato sollecita il Governo a una riforma strutturale: “Ripristinare funzioni, risorse e ruolo delle Province per garantire servizi efficaci ai cittadini”

Simone Calamai

Simone Calamai

Prato, 25 luglio 2025 - Il presidente della Provincia di Prato, Simone Calamai, ha inviato una lettera ufficiale al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e al Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli per richiamare l’attenzione del Governo sulla necessità urgente di una riforma strutturale del sistema delle Province italiane. La lettera, spedita in seguito alla seduta del Consiglio Provinciale dello scorso giovedì 3 luglio, dà voce a un documento approvato all’unanimità dal Consiglio, nel quale si sottolinea l’urgenza di un intervento normativo che restituisca alle Province un ruolo chiaro, risorse adeguate e piene funzioni. 

“Le Province, in quanto enti di area vasta, rappresentano una risorsa fondamentale per garantire un efficace coordinamento tra gli enti locali e per assicurare servizi di qualità ai cittadini – scrive Calamai - La loro capacità di gestire in modo efficiente funzioni fondamentali per il benessere collettivo è stata, purtroppo, gravemente compromessa dalle attuali normative che hanno ridotto significativamente il loro ruolo”. Il Consiglio Provinciale si è fatto promotore di un appello al Governo per il ripristino delle competenze, delle risorse e di una governance di primo livello, affinché le Province possano tornare ad essere un punto di riferimento nella gestione dei servizi pubblici, nella pianificazione territoriale e nel supporto ai Comuni. “A nome del Consiglio provinciale e della comunità che rappresento – conclude Calamai nella lettera – desidero esprimere la forte esigenza di un intervento normativo, da adottare con la massima urgenza, volto a riformare in modo organico il sistema delle Province nel nostro Paese. E’ indispensabile restituire a tali enti un ruolo pienamente riconosciuto all’interno dell’architettura istituzionale della Repubblica”.