Rifiuti, la stangata porta polemiche E Belgiorno: "Minacciato di morte"

Il capogruppo FdI ha trovato un bigliettino con la scritta minatoria e il simbolo degli anarchici. Nel corso della seduta approvate le nuove sanzioni per chi sgarra sui conferimenti e il decoro

Il Comune prova a rendere la vita più dura ai furbetti dei rifiuti. Nell’ambito delle modifiche al regolamento per la gestione dei rifiuti urbani e per la raccolta differenziata (necessarie per adeguarsi alla normativa nazionale), la giunta Biffoni ha deciso di inasprire le sanzioni per chi non conferisce nel modo corretto la spazzatura, oppure la abbandona per strada o non tiene puliti i terreni privati. Finora chi esponeva i rifiuti nel giorno o nell’orario sbagliato rischiava di beccarsi un verbale fra i 50 e i 150 euro. Con il nuovo regolamento, approvato ieri a maggioranza dal consiglio comunale, la sanzione sale tra i 70 e i 210 euro in base alla gravità e alla recidiva del comportamento. Non solo. Ad aumentare è anche la seconda fascia delle multe: chi finora non teneva pulito dai rifiuti un terreno privato rischiava una sanzione da 50 a 300 euro. Adesso la multa sarà fra i 70 e i 390 euro. Per i gesti più gravi verso l’ambiente, cioè la terza fascia prevista dal regolamento comunale, le sanzioni restano invariate fra i 100 e i 500 euro. L’aumento delle sanzioni, che almeno a primo impatto sembrava potesse mettere d’accordo tutto l’arco politico, è stato invece oggetto di una lunga bagarre in consiglio comunale (che fa seguito alla caduta del numero legale di lunedì in commissione Ambiente). Discussione che si è arricchita di un giallo, col ritrovamento da parte del capogruppo di Fratelli d’Italia, Claudio Belgiorno di un bigliettino nella cartellina personale da consigliere che recitava: "Morte ai fasci", corredato dal simbolo degli anarchici. Oggi il consigliere andrà a sporgere denuncia e del fatto è stata informata anche la Digos che ha sequestrato il foglio. Proprio lunedì Belgiorno assieme a Spada della Lega era andato all’attacco del provvedimento sui rifiuti, accusando il Comune di "colpire chi paga di sicuro e non certi personaggi che inquinano davvero". Ieri invece in consiglio comunale Curcio (Lega) e La Vita (5 Stelle) hanno preso posizioni ulteriormente differenti. Il primo si è dissociato dalla posizione del capogruppo Spada, spiegando di avere votato contro l’inasprimento delle sanzioni perché "poi le multe non vengono davvero elevate". La Vita e il collega Maioriello si sono invece astenuti perché "mancano controlli e multe", chiedendo al Comune più coraggio nel sanzionare i comportamenti errati. A difendere il provvedimento è stato invece il capogruppo del Partito Democratico, Marco Sapia. "Quella che portiamo avanti è un’operazione di civiltà – dice –, perché rispettare le regole è un diritto dovere. L’inasprimento sanzionatorio è qualcosa di doveroso al netto di come la si pensi. Dal centrodestra ho visto solo atteggiamenti da campagna elettorale, e sono rimasto stupito anche dai 5 Stelle che sono ambientalisti solo a parole e poi si astengono di fronte a simili provvedimenti". Infine l’intervento dell’assessore Cristina Sanzò, che rivendica la bontà delle decisioni prese. "Trovo strumentali le accuse del centrodestra – spiega –. Chi si comporta correttamente non avrà nulla da temere. Al contempo è invece giusto che chi non rispetta le regole ne paghi le conseguenze. Effettuare passaggi in più da parte di Alia per il ritiro dei rifiuti o per raccogliere i rifiuti abbandonati nei campi sono costi che ricadono su tutta la comunità".

Stefano De Biase