Rifiuti abbandonati, tolleranza zero. Basta furbetti che creano discariche: "Squadre speciali sul territorio"

Alia: "L’emergenza dovuta alla tempesta è finita, ma c’è chi ancora ne approfitta per aggirare le regole". Restano da fare interventi a Campi e Montale, dove ci sono molte aziende pratesi. Ecco tutti i numeri. .

Rifiuti abbandonati, tolleranza zero. Basta furbetti che creano discariche: "Squadre speciali sul territorio"

Rifiuti abbandonati, tolleranza zero. Basta furbetti che creano discariche: "Squadre speciali sul territorio"

Ispettori ambientali in campo contro chi continua ad abbandonare rifiuti in strada. L’emergenza alluvione è finita, lo sforzo di Alia, che dopo mesi di super lavoro tira un bilancio è stato immane, per questo l’azienda ha deciso di usare il pugno duro contro chi continua a non rispettare le regole approfittando di una situazione eccezionale.

A dare conferma che il fenomeno non si è arrestato ci sono i numeri: la flessione registrata nelle richieste di prenotazione per il ritito degli ingombranti nelle aree alluvionate (-20% rispetto al periodo precedente il disastro) evidenzia come, approfittando dei servizi per l’emergenza, alcuni cittadini espongano rifiuti ingombranti fuori da qualsiasi regolare procedura. Alia sta quindi predisponendo squadre operative aggiuntive così da provvedere in breve tempo al recupero delle discariche, ma nel contempo ha attivato controlli ed ispezioni su tutto il territorio schierando gli ispettori ambientali.

La gestione dei rifiuti alluvionati provenienti dalle utenze domestiche è praticamente risolta con la rimozione di quasi 13mila tonnellate di scarti solo tra Prato e provincia, resta il grande lavoro legato alle aziende colpite dalla furia del ciclone Ciaran. Sono circa la metà le imprese alle quali è stata data risposta finora, ne restano ancora 160 da ripulire concentrate sui territori di Montemurlo, Vaiano, Montale e Campi Bisenzio, sulle 270 che hanno presentato domanda per un totale di circa 3.500 tonnellate di rifiuti rimossi. "Adesso possiamo dirlo – commenta il presidente di Alia, Lorenzo Perra – la fase acuta dell’emergenza è ormai alle spalle, le criticità che restano, saranno risolte entro la fine di gennaio".

Il grosso del lavoro è stato fatto nel primo mese con picchi quotidiani di 230 squadre e 160 mezzi all’opera. Alia ha tolto, complessivamente, 80mila tonnellate tra fango, terre e rifiuti. Il materiale raccolto dalle utenze domestiche ha superato le 35mila tonnellate. Tra l’area pratese, la piana pistoiese, l’empolese e Campi Bisenzio, sono stati 102mila gli abitanti interessati dall’intervento dell’azienda che non ha solo rimosso i materiali: necessario, infatti, spazzamenti e lavaggi stradali per un totale ripristino. Complessivamente Alia ha impegnato 24 milioni per gli interventi post alluvione. Una cifra enorme che ha spinto il presidente a chiedere un aiuto al Governo: "Abbiamo agito prontamente e generosamente per aiutare la Toscana – spiega Perra – adesso chiediamo un riconoscimento del nostro impegno e il rimborso dei fondi investiti in modo che sia possibile continuare a svolgere il nostro ruolo di servizio pubblico in modo efficace e sostenibile".

Silvia Bini