Ricetta dematerializzata in tilt, medici di famiglia costretti a ricorrere alla ricetta ’rossa’ da compilare a mano e ambulatori nel caos con pazienti infuriati perché non ricevono la prescrizioni per medicinali e visite. Non solo: problemi anche per la prenotazione delle visite, punti prelievi, pagamento riscossione ticket in tutta la regione.
Insomma, un copione oche si ripete ormai da tanto, troppo, tempo, abusando della pazienza dei professionisti che ogni poco debbono fare i conti con i capricci di un sistema utile ma fallace. Il blocco della dematerializzata si è concentrato principalmente nella mattinata di ieri. "Pare che sia stato uno stop nazionale, ma al di là di questo il problema si ripresenta troppo spesso – interviene Rosanna Sciumbata, medico di famiglia e presidente della commissione comunale sanità – Parlo anche nel mio ruolo istituzionale politico: mesi fa ho invitato in commissione il dottor Belardinelli, Direttore del settore sanità digitale e innovazione della Direzione Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale di Regione Toscana. Al momento non si è degnato neppure di dare una risposta. E’ evidente che non vuole un confronto con la realtà e cerca di ovviare il problema. Però per il ruolo che riveste ha il dovere di dare una risposta non solo ai cittadini e ai medici, ma anche alla politica tutta. Anche gli ultimi solleciti non hanno sortito alcun effetto".
D’accordo anche il dottor Giovanni Calusi, uno degli 8 coordinatori Aft-Aggregazioni funzionali territoriali e tra i candidati nella lista civica La forza del noi: "Il disagio che si crea ogni qualvolta si blocca la dematerializzata è enorme sia per noi medici che per i cittadini che vengono sballottati da uno sportello ad un altro e debbono tornare in ambulatorio a prendere la ricetta rossa – afferma – Non si può continuare a lavorare in questo modo, siamo stanchi". In effetti i medici possono solo sperare e pregare che il sistema riparta al più presto, ma comunque vada diventa una grossa perdita di tempo per tutti, pazienti e medici. "Ma è un problema anche per gli operatori dipendenti del sistema sanitario che lavorano al Cup – afferma Calusi – Si crea una serie di problemi a cascata che interessa una vasta platea". Calusi punta l’attenzione sull’uso della ricetta rossa: "Il sistema spinge a utilizzare la dematerializzata anche per una riduzione dei costi. I ricettari rossi sono molto costosi e ai medici adesso ne vengono forniti in quantità ridotte". Quando si ripetono certi inconvenienti, i medici debbono infatti supplire con la ricetta compilata sul ricettario rosso: un lavoro che il dottore di famiglia deve portarsi spesso a casa per non rimanere indietro e soddisfare le richieste degli assistiti.
Interpellata da La Nazione, l’Asl Toscana Centro in una nota ha spiegato che si è verificato un disservizio "sul sistema a livello regionale denominato Conticki, limitatamente ai servizi di presa in carico ricette dematerializzate e calcolo ticket. Le problematiche per la prescrizione elettronica riguardano l’infrastruttura di livello regionale e anche quella a livello nazionale (denominata SAC)". L’accettazione dell’Asl Toscana Centro non è rimasta bloccata ma agli operatori è toccato inserire i dati manualmente, procedura che ha generato rallentamenti ai Punti Prelievo. Le azioni di intervento per superare i disservizi sul sistema regionale sono proseguite anche ieri pomeriggio.
Sara Bessi