Restyling Fabbricone. Ecco il futuro dell’area. La nuova ’porta’ a Nord con 20 ettari di parco

Il progetto del Comune si è aggiudicato 8 milioni di euro grazie ad un bando della Regione, finanziato dal Fondo europeo. Il cronoprogramma: i lavori partiranno nel 2025 per finire entro il 2029.

Restyling Fabbricone. Ecco il futuro dell’area. La nuova ’porta’ a Nord con 20 ettari di parco
Restyling Fabbricone. Ecco il futuro dell’area. La nuova ’porta’ a Nord con 20 ettari di parco

Un progetto di "rigenerazione urbana" arriva alla vigilia del mezzo secolo per il Fabbricone, il teatro che ha fatto la storia e la cultura del teatro nazionale ed internazionale. Un’idea che di recupero e riqualificazione dell’area del Fabbricone e del Fabbrichino che il Comune ha messo in cantiere durante il periodo della pandemia e che prende corpo grazie al finanziamento di 8 milioni di euro del bando della Regione Toscana finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale. Un bando nel quale Prato si è piazzato secondo, ottenendo la cospicua somma e un progetto al quale l’amministrazione parteciperà con 2 milioni di euro. Il tessuto connettivo tra polo teatrale e mercato all’aperto sarà un parco urbano da 20 ettari. "Un evento storico - chiosa l’assessore all’urbanistica Valerio Barberis - Il nostro masterplan si è piazzato secondo nel bando regionale". Gli interventi, che vedono coinvolti Comune, Fondazione Metastasio e Regione, saranno affiancati da un processo partecipativo, che inizia sabato. L’area interessata al progetto, che sarà curato dai tecnici del Comune, si estende dagli edifici teatrali del Fabbricone e Fabbrichino, in via Targetti e comprende le aree di parcheggio ed esercitazione scuola guida; si estende poi oltre via Abati, che in quel punto fa una curva, verso una oliveta che si affaccia sull’area dei parcheggi del mercato all’aperto. Parte dell’area è oggi privata e il finanziamento ottenuto consentirà di espropriarla. Ad oggi l’affitto corrisposto alla proprietà è di circa 30mila euro all’anno per lo spazio teatrale e un po’ di più per la falegnameria del teatro. Il finanziamento consentirà di procedere all’esproprio. "Con la proprietà pubblica del polo teatrale e delle aree circostanti proseguiamo la realizzazione della strategia urbana della ’porta nord’, che consentirà il collegamento del centro storico con il Fabbricone e gli spazi pubblici, come il playground del Serraglio, piazza Ciardi e piazza del Mercato Nuovo", dice Barberis. "Lasciamo un’eredità importante a chi viene dopo di noi", è la nota politica del sindaco Matteo Biffoni. Il cronoprogramma: da gennaio si passerà ad approvare il progetto definitivo; l’avvio dei lavori sarà dal 2025 e la fine entro il 2029. "Con il processo partecipativo inizia il procedimento che renderà la città proprietaria dell’area del Fabbricone, del Fabbrichino e del giardino - dice l’assessore alla Cultura Simone Mangani - concludendo una storia nata 50 anni fa quando il Fabbricone fu adibito per la prima volta a luogo di spettacolo teatrale col debutto dell’Orestea di Luca Ronconi". Soddisfazione è stata espressa da Massimo Bressan presidente del Met: "Grazie al progetto, l’area che è stata in questi anni usata dal teatro diventa uno spazio pubblico, un bene collettivo che siamo felici di aver gestito e che apriremo sempre di più alla partecipazione dei cittadini". Per Cristina Manetti, capo di Gabinetto della Regione, "è un progetto di grande valore, che renderà ancora più fruibile e bello per i cittadini quello che è già un luogo di cultura con 50 anni di storia alle spalle".

Sara Bessi