Prato, mettono a segno dieci rapine: un arresto e tre denunce

Insieme al 39enne è stato indagato in stato di libertà anche un 27enne

L'arresto del rapinatore fatto dai carabinieri

L'arresto del rapinatore fatto dai carabinieri

Prato, 29 giugno 2022 - Arrestato un nigeriano di 39 anni con l'accusa del reato di rapina continuata, nonché aggravata in alcuni casi da lesioni personali alle vittime delle rapine. L'ordinanza è stata eseguita dai carabinieri del nucleo operativo di Prato. La misura cautelare emessa ha raggiunto l'uomo in carcere, indagato in libertà anche un suo connazionale 27enne.

Dalle indagini svolte e condotte dal P.m. Dr. Vincenzo Nitti, i due uomini sarebbero gli autori di una serie di rapine compiute a Prato nell'aprile scorso, le vittime prese di mira dai due malviventi sono tutti cittadini di nazionalità cinese. 

L'azione dei malviventi è avvenuta in varie parti della città di Prato, in orari diversificati e imprevedibili, senza una chiara pianificazione dei crimini da commettere e per tale motivo i due sono stati identificati con non poche difficoltà. Il bottino delle loro rapine andava dal denaro agli smartphone sino a vari effetti di valore.

Si è giunti all'identificazione dei malviventi grazie al lungo e certosino lavoro che i Carabinieri hanno svolto analizzando centinaia di ore di registrazioni delle immagini riprese dai circuiti di sorveglianza cittadini e privati; comparando i dati dei diversi eventi; ricostruendo percorsi e itinerari utilizzati dai rapinatori. Determinanti per le indagini sono state anche alcune perquisizioni svolte nei confronti degli indagati durante le quali è stato rinvenuto abbigliamento nonché affetti personali che comparivano indossati dai rapinatori in alcune riprese video registrate dopo gli eventi delittuosi.

Secondo una nota dei carabinieri l'azione che ha portato alla risoluzione dei fatti è arrivata grazie all’empatia raggiunta con la comunità cinese che ha consentito agli inquirenti di inserirsi all’interno delle dinamiche e dei canali di comunicazioni utilizzati nella loro collettività e che ha dato un forte sostegno nella raccolta di innumerevoli dichiarazioni di testimoni, unite e confrontate con i contenuti delle denunce sporte dalle vittime, che hanno consentito di chiudere il cerchio sui responsabili.

I due indagati sono entrambi pregiudicati e per diverso tempo hanno dimorato in località Poggio Secco nei locali dismessi della Misericordia. Uno di loro, proprio il nigeriano tratto in arresto, è stato rintracciato nei giardini di via Papa Giovanni XXIII dove si era spostato a seguito dello sgombero avvenuto qualche settimana fa del suo precedente domicilio, così come l’altro indagato del procedimento. Ma l’attività dei carabinieri ha consentito anche ulteriori risultati operativi, tanto che ad essere deferiti per altri fatti, sempre legati al reato di rapina, alcuni anche collegati, sono stati anche altri due nigeriani (classi 97 e 89). 

In tutto sono 10 le rapine a cui i militari hanno potuto consegnare i responsabili alla giustizia, un risultato confortante che si unisce a quelli già raggiunti dall’inizio dell’anno per lo specifico reato, ma che ancora non ha consentito di debellare completamente il preoccupante fenomeno che tanto allarme sociale crea in città e sul quale non si allenta lo sforzo operativo dei militari di via Picasso.