REDAZIONE PRATO

Raid vandalico su decine di auto in sosta La rabbia dei residenti: "Ora più controlli"

Galciana, spaccati i finestrini delle macchine in almeno cinque strade. "Fino a 200 euro di danni per prendere pochi spiccioli"

Un vero e proprio raid sulle auto in sosta che ha coinvolto almeno cinque strade e oltre una decina di macchine. E’ quanto successo a Galciana nella notte fra mercoledì e giovedì, suscitando le ire di un intero quartiere che adesso torna a invocare "controlli e sicurezza". Forse la stessa mano, ma qualcuno sospetta che fossero in due vista la mole di mezzi danneggiati, ha iniziato a spaccare i vetri posteriori delle automobili in sosta, portando via dall’abitacolo tutto quello che poteva. Un bottino che molto spesso si è tradotto in pochi spiccioli e altre volte in oggetti di poco valore. Ed è proprio l’entità quasi nulla del bottino che alimenta ancora di più le polemiche dei residenti, visto che per sistemare i finestrini delle macchine c’è chi ha speso anche più di duecento euro.

Dopo la notte di spaccate, la discussione si è accesa sul gruppo Facebook ‘Sei da Galciana se’: è bastato un post con la foto di un vetro in frantumi di un’auto in sosta per alimentare un susseguirsi di immagini con atti vandalici ai danni delle macchine. A essere colpiti sono state mezzi parcheggiati in via Costa, via del Fondaccio, via Mannocci, via Matteo degli Organi e via Dondi. La zona è quella del polo scolastico Gandhi, da mesi al centro delle polemiche a causa dei problemi legati alla viabilità in orario di entrata e uscita dall’istituto. Ma adesso le proteste nel quartiere sono tutte incentrate sul capitolo sicurezza. "Anche la mia auto è stata vandalizzata - racconta un residente, Andrea Ghetti -. Da dentro non hanno rubato praticamente niente, anche perché non lasciamo nulla nell’abitacolo. Ma il danno è stato ingente: per riparare il vetro sono serviti 180 euro". Dalla ditta specializzata in riparazioni di finestrini hanno spiegato come di solito "vengano prese di mira le auto di medio-alta cilindrata, per lo più suv e crossover, nella speranza di poterci trovare all’interno capi firmati o oggetti di valore".

Anche se però molto spesso i malviventi (considerato pure che il fenomeno in città delle spaccate sulle auto in sosta va avanti da anni) non trovano niente da rubare. Tornando al raid di Galciana, a essersi ritrovati con il finestrino della macchina spaccato e con l’abitacolo a soqquadro sono state pure intere famiglie. Dai racconti emerge che sono stati colpiti i mezzi di babbo e figlio, ma anche entrambe le auto di marito e moglie. "Non penso che a Galciana si possa parlare di una vera emergenza sicurezza - commenta Donatello Rosati, presidente del circolo Arci di via Costa ‘Renzo Degli Innocenti’ -. Succede però che ogni tanto spuntano persone che vanno a toccare un bene comune e familiare come l’automobile, sollevando una raffica di proteste. Il problema è che nel quartiere non ci sono telecamere, e quindi questi piccoli delinquenti agiscono sapendo di essere di fatto impuniti. Al circolo siamo fra i pochissimi ad avere la videosorveglianza, le cui immagini abbiamo messo a disposizione delle forze dell’ordine quando sono venuti a rubare da noi. Invece servirebbe un sistema di telecamere più diffuso e capillare, capace di ricostruire le mosse e i percorsi di chi crea un danno a tanti residenti". Sull’accaduto interviene anche il Comune. "I passaggi delle forze dell’ordine ci sono - dice l’assessore Flora Leoni -. Purtroppo non si può essere sempre ovunque. Come amministrazione non possiamo fare altro che curare il territorio e creare i presupposti per fare vivere di più i luoghi pubblici".

Stefano De Biase